Quando Mazzini suonava la chitarra

Quando Mazzini suonava la chitarra

10 mag 2024

In occasione di "800 Musica Festival 2023-24” organizzato dall’Associazione 800 Musica di Milano con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia si terrà un concerto per raccontare Giuseppe Mazzini e il suo amore per la musica. 

Quando Mazzini suonava la chitarra

800 Musica Festival 2023-24 è un festival musicale organizzato dall’Associazione 800 Musica di Milano con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia per diffondere la conoscenza della musica del XIX secolo e far conoscere l’importanza storica delle sedi scelte per i concerti.

La rassegna musicale, giunta alla XVI edizione, prevede una serie di dodici concerti che si svolgeranno in altrettanti luoghi suggestivi della Lombardia quali ville d’epoca, castelli, antiche dimore nobiliari e chiese storiche. I musicisti, anche di provenienza internazionale, suoneranno brani di autori celebri del XIX secolo utilizzando autentici strumenti d’epoca.

Presso Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento sede anche delle Civiche Raccolte Storiche si terrà un evento interamente dedicato a Giuseppe Mazzini, uno dei più grandi rivoluzionari dell’800 europeo. Mazzini fu molto appassionato di musica: frequentava i teatri, organizzava un concerto annuale per sostenere la Scuola italiana da lui fondata a Londra, sua è una interessantissima Filosofia della musica pubblicata a Parigi nel 1836 e amò suonare la chitarra, come sappiamo dalle lettere alla madre, scritte nei periodi di esilio dall’Italia, in cui chiedeva spartiti per lo strumento.

Le sue tre chitarre sono conservate nella casa natale a Genova, oggi Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano, all’Istituto Storico Nazionale Domus Mazziniana di Pisa, suo luogo di morte, e nella collezione privata, conservata a Milano, di Marco Battaglia, che è stato l’ideatore dei restauri di questi strumenti (realizzati nell’arco di vent’anni) e che svolge un’intensa attività come solista nei cinque continenti.

Il programma comprende un variegato e affascinante repertorio di musiche originali di Niccolò Paganini, Luigi Moretti, Giulio Regondi e Luigi Legnani, un brano citato specificamente in una lettera del patriota, un tema di Giovanni Pacini variato da Mauro Giuliani, autore anche di un pot-pourris che comprende parti di opere di Gioachino Rossini, e una fantasia su temi della Traviata di Giuseppe Verdi, che Mazzini conobbe personalmente, elaborata da Caspar Joseph Mertz.

Il concerto sarà preceduto da una visita guidata presso il Museo del Risorgimento dedicata alla figura di Giuseppe Mazzini e al suo amore per la musica.

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