Esperienze all'estero

“E venne ottobre. Prima, c’era stata un’estate carica di aspettative miste ad ansie talvolta pungenti. Ma era stata anche un’estate buffa e tenera, poiché avevo trascorso un intero mese al mare dai miei nonni, che da sempre, o almeno fin da che mi ricordassi, trascorrevano, nella medesima casa, giugno luglio agosto in quella cittadina sul litorale.
Era buffo e tenero, ormai all'alba dei vent'anni, fare ancora le vacanze come quand'ero bambino, anche se stavolta senza paletta e secchiello e senza mangiare le focaccine della nonna a mezza mattina, sulla spiaggia. Ma era stato anche un modo per salutarsi.
Perché ora era tutto pronto, i miei bagagli, le cose che mi sarebbero servite lontano da casa. E mio padre che mi dava pacche sulle spalle con un certo imbarazzo, perché non erano gesti suoi abituali; e la mamma… be’ le mamme sono sempre preoccupate per il loro bambino, ma la mia mi aveva detto che non ero più il suo bambino, che ero un uomo ormai, e lei era fiera di me, che mi sarei fatto onore dove andavo, che avrei conosciuto il mondo e sarei diventato una persona migliore, anche se per lei, aggiunse sorridendo, andavo già benissimo così.
Insomma l’indomani partivo, lasciavo il mio paese, e chissà quando sarei tornato."

[Abel Agudeza Reyes – “La mia vita o quella di tutti”]

Il viaggio, lo sappiamo, è la metafora della vita. Noi tutti compiamo un viaggio nella nostra permanenza su questo pianeta. Ma viaggiare è anche una rappresentazione della giovinezza, del rito di passaggio che porta ad affacciarsi a nuove esperienze di vita che ci invitano al cambiamento, a diventare persone diverse.
Il viaggio come conoscenza del mondo, di luoghi, persone, modi di vita, linguaggi è anche conoscenza di sé, crescita. Immergendosi nella scoperta del nuovo si modificano le priorità, si amplifica la conoscenza di quello che ci circonda, cambiano il valore e l’importanza che diamo alle cose: problemi che sembravano insormontabili a casa, si possono rivelare facili e superabili viaggiando. Ma non perché il problema si è risolto con il viaggio: semplicemente perché è cambiato il modo di guardarlo.