Lavoro. Comune e sindacati insieme per la tutela del "Buon lavoro" negli appalti dell’Amministrazione

Lavoro. Comune e sindacati insieme per la tutela del "Buon lavoro" negli appalti dell’Amministrazione

Sindaco Sala: “Le risorse pubbliche vanno utilizzate con trasparenza, efficacia ed economicità e sempre nel rispetto dei principi di salvaguardia del lavoro, della giusta contrattazione e della concorrenza leale”

Tajani: “Mettiamo in campo uno strumento per tutelare i lavoratori nei cambi d’appalto, perché la qualità del lavoro sia sempre un punto qualificante dello sviluppo della città”

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Milan, February 26 2021 – L’Amministrazione comunale mette al centro della sua azione l’attenzione verso i lavoratori e la tutela del “Buon lavoro”. Firmato oggi il Protocollo d’intesa per la qualità del lavoro negli appalti del Comune e il contrasto alle gare al massimo ribasso che minano la tutela dei lavoratori e la libera concorrenza. A sottoscrivere l’intesa, a Palazzo Marino, con il Sindaco Giuseppe Sala e l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani, il Segretario Generale della CGIL di Milano, Massimo Bonini, con Carlo Gerla, Segretario Generale Cisl di Milano Metropoli, e Danilo Margaritella, Segretario Generale della UIL di Milano e Lombardia.

"Nell'uso delle risorse pubbliche è necessario garantire massima trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità – ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala –. Tuttavia ottemperare a questi principi prioritari negli appalti pubblici non autorizza a derogarne altri, dalla tutela del lavoro regolare e sicuro al rispetto della contrattazione e della concorrenza leale. È proprio questo che sancisce il protocollo di intesa che sottoscriviamo oggi con le organizzazioni sindacali, a testimonianza di una proficua collaborazione e condivisione di intenti: la volontà, l’impegno e la responsabilità per l'Amministrazione Pubblica di Milano di salvaguardare il ‘buon lavoro’ di tutti coloro che operano per il Comune, anche in appalto e nelle società partecipate. Ancora una volta Milano mette in campo una buona pratica e contribuisce a indicare la via da percorrere in tema di lavoro".

"Con questo protocollo – commenta l’assessora Tajani – non ci impegniamo solo a salvaguardare l’occupazione nei cambi di appalto, ma stabiliamo il principio che chi lavora per il Comune di Milano, anche tramite appalto, non debba essere vessato da contratti inadeguati, orari capestro, salari non congrui. Realizzare questo obiettivo non gravando sulle procedure, rispettando le normative italiane ed europee, le esigenze delle imprese e i vincoli di economicità degli enti ha richiesto un grande lavoro di analisi, di relazione, di monitoraggio che da anni con le organizzazioni sindacali svolgiamo all’interno dell’Osservatorio sul mercato del lavoro. Il risultato è un modello che oggi mettiamo all’attenzione della città, delle nostre aziende partecipate, delle imprese private perché la qualità del lavoro sia un punto qualificante dello sviluppo della città. Temi peraltro che richiedono l’attenzione della politica nazionale, laddove si vogliano individuare norme esigibili e insieme garanti della dignità del lavoro e propulsive per la nostra economia".

"Questo protocollo – commentano i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, Bonini, Gerla e Margaritella – aggiorna quello firmato nel 2018, alla luce delle modifiche normative intervenute e dell’intensa attività di contrattazione sugli appalti e sui bandi che abbiamo svolto in questi ultimi anni con il Comune, attività grazie alla quale abbiamo tutelato diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori. Il nuovo accordo conferma le garanzie nella delicatissima fase di cambio appalto grazie alla clausola sociale che prevede il mantenimento dei posti di lavoro, dei diritti e delle condizioni economiche; inoltre, rafforza i principi della trasparenza, privilegiando sempre le procedure aperte, della qualità (e non del prezzo) come criterio per le scelte dell’Amministrazione e del massimo presidio della legalità con la limitazione del subappalto; introduce anche alcune tutele per i cosiddetti ‘appalti intellettuali’, talvolta settore di sfruttamento di giovani professionisti; stabilisce che al personale coinvolto sia applicato il contratto nazionale di categoria previsto per il tipo di mansioni appaltate. Stabilisce anche che il Comune si farà parte attiva per promuovere l’applicazione di questo accordo alle società Partecipate. Il valore di questo protocollo va però ben oltre il territorio milanese e intende porsi come modello su scala nazionale, in particolare in un momento nel quale sono in discussione le regole sugli appalti: queste modifiche non dovranno mai andare a discapito dei diritti dei lavoratori".

The protocol arises from the shared desire of the parties to identify, as a priority, the objective of social responsibility in procurement and in the management of services by the Administration. A signature aimed at promoting respect for negotiations, regular and safe work as well as fair competition but above all guaranteeing continuity of work for workers.

Nello specifico il protocollo intende scoraggiare, ove possibile, il ricorso da parte dell’Amministrazione a gare e appalti incentrati al massimo ribasso economico favorendo l’adozione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa quale sistema di valore nello scegliere i soggetti aggiudicatari. Viene pertanto considerata come premiante la qualità complessiva dell’offerta, soprattutto quando questa garantisce il rispetto dei contratti nazionali e territoriali vigenti, nei singoli settori di riferimento, e, nel caso di cambi di  gestione, d’appalto o di servizio, venga data priorità all’assorbimento e all’utilizzo del personale precedentemente impiegato per lo svolgimento delle stesse mansioni garantendo in tal modo, oltre alla continuità lavorativa per i lavoratori e la prosecuzione dei diritti acquisiti, il trattamento economico e la qualità dei servizi erogati.

The protocol also promotes less use of subcontracts and sub-concessions which often impoverish the work and effectively reduce the responsibilities of the client and the contracting companies. A practice that often turns out to cause problems in terms of contributory regularity and security.

Sempre per tutelare la continuità lavorativa e favorire la "buona occupazione", il protocollo prevede, ove possibile, la stipula di contratti d’appalto o di servizio della durata non inferiore ai 4 anni quale buona prassi per l’Amministrazione, volta a favorire, su tutto il territorio metropolitano, la diffusione del lavoro qualificato e non precario.

Finally, a register of suppliers, executors and contractors is established and implemented by the Administration, including a list of companies that have reports of previous employment of manpower in irregular ways or that have resorted to illegitimate forms of intermediation for the recruitment of personnel to the in order to promote transparency and legality.

The signatories of the protocol are also authors of a common notice addressed to the Government in which the parties request that the same protections are also implemented in any changes to the procurement laws: in this historical phase, European resources can and must represent an opportunity for development fair and sustainable for all and the rules that indicate how these resources will be spent are fundamental so that they also represent an opportunity for workers.

The text of the protocol sottoscritto.

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Updated: 26/02/2021