Scuola di ceramica

Scuola di ceramica

Scuola di ceramica

Marieda Di Stefano si avvicina all'arte dopo gli studi regolari grazie alla frequentazione dello studio di Luigi Amigoni, scultore milanese ancora legato a un gusto ottocentesco.

Marieda trova una sua strada personale grazie allo studio della tradizione rinascimentale italiana, in particolare della produzione della famiglia Della Robbia che omaggia apertamente nella scelta del suo noem d'arte, Andrea Da Robbio, con cui firma numerose opere. Fonti di ispirazione sono anche le sculture in ceramica di Pablo Picasso e della civiltà Inca, queste ultime collezionate insieme al marito Antonio Boschi.

Realizza soprattutto sculture in ceramica policroma - vasi, piatti decorativi, animali e, soprattutto, figure femminili - dimostrando fin dalle prime opere una grande sensibilità nell'uso degli smalti. Una sua opera - un piatto con pesci a rilievo - è conservata al Museo internazionale delle Ceramiche di Faenza.

Alla fine degli anni Cinquanta Marieda Di Stefano apre, al piano rialzato della palazzina di via Jan, la scuola di ceramica che si delinea fin da subito come luogo di incontro e spazio creativo ed espositivo.

L'attività della scuola, che assicura un attestato a chi frequenta i corsi triennali, prosegue anche dopo la morte della sua fondatrice e fino al 2011 sotto la direzione di Migno Amigoni, amica e sodale e figlia del primo maestro di Marieda Di Stefano.