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Milano, 31 maggio 2019 – Al via questa sera la seconda edizione del “Trofeo Città di Milano”, la festa degli scacchi in memoria di Franco Rindone, scomparso a causa di un incidente in bicicletta avvenuto nel centro della città nel luglio del 2017, organizzata dai circoli scacchistici Il Castelletto, Accademia degli Scacchi, Chess Projects, S.D. Scacchistica Milanese con il Comune di Milano e MM.
 
Dopo la prima edizione del 2018 al Castello Sforzesco, la festa degli scacchi torna dunque per il secondo anno con tante novità, a partire dal luogo, la Centrale dell’Acqua di Milano, e dai giorni che diventano tre. Si comincia infatti stasera, alle 18:30 alla presenza della Vicesindaco Anna Scavuzzo, con i primi turni del Torneo A. Domani, sabato 1° giugno, proseguiranno i turni dei tornei A e B. Mentre domenica 2 giugno ci sarà una grande festa aperta a tutti – alle ore 12 sarà presente l’assessore alla Mobilità Marco Granelli –, oltre agli ultimi turni dei due tornei e alle premiazioni finali.
 
“L’anno scorso il primo Torneo Blitz della Città di Milano era nato per volontà della famiglia di Franco, che avevamo supportato con convinzione, nella speranza che diventasse il primo torneo ufficiale della nostra città – dichiarano la vicesindaco Scavuzzo e l’assessore Granelli –. Avevamo per questo chiamato a raccolta tutte le associazioni, che hanno risposto con grande entusiasmo. Per questo vogliamo ringraziare fortemente tutti coloro che si sono messi a disposizione per realizzare questa seconda edizione, che siamo certi sarà ancor più un successo della prima. Invitiamo dunque tutti, curiosi e appassionati, ad esserci domenica”.
 
“L’edizione di quest’anno porta con sé anche un’altra bella novità – prosegue l’assessore all’Educazione Laura Galimberti –: la mattinata di oggi è stata infatti dedicata ai bambini della Scuola dell’Infanzia. L’alto valore educativo degli scacchi può dare ottimi stimoli anche ai più piccoli”. L’iniziativa ‘Scacchi in Movimento’ ha coinvolto alcune classi di bambini delle Infanzie comunali che hanno interpretato le pedine e imparato così tutte le mosse muovendosi su una grande scacchiera.