Maltempo. Nota sul temporale del 25 luglio 2023

Maltempo. Nota sul temporale del 25 luglio 2023

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Lunedì 24 luglio

Poco dopo le ore 4 del mattino, si è abbattuto su Milano un violentissimo temporale. Raffiche di vento a una velocità di oltre 100 chilometri orari, 40 mm d'acqua in 10 minuti (quanta ne cade normalmente in un mese). Le conseguenze sono gravissime per la città: alberi divelti in tutti i quartieri, strade inagibili, tetti scoperchiati, auto schiacciate dai tronchi, scuole inagibili. Un evento unico nella storia di Milano.

Immediati i soccorsi, il Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia aveva infatti emanato un'allerta arancione (rischio moderato) per possibili temporali e il Centro operativo comunale (COC) era già attivo per fronteggiare le emergenze.

Da quel momento è in corso un grande sforzo dell'Amministrazione comunale attraverso Protezione civile, la Direzione del Verde, la Polizia locale, il NUIR e tutte le direzioni tecniche coinvolte, insieme alle aziende partecipate AMSA, ATM, MM, in coordinamento con i Vigili del fuoco per liberare le strade e garantire un ritorno alla normalità quanto più rapido possibile. Vengono costituite le squadre di lavoro e prende il via una task force operativa 24 ore su 24 a partire dalla Centrale operativa di via Drago.

Prioritario il ripristino della viabilità, per i veicoli e per le linee di trasporto pubblico. Centinaia di strade sono infatti ostruite da rami e tronchi, intere linee di tram e filobus sono inagibili anche per la caduta dei cavi elettrici o dei pali. Dal primo bilancio di lunedì risultano essere una trentina le località dove sussistono interferenze alla linea aerea di ATM: contesti complessi che richiedono l'impegno di molti uomini e mezzi speciali. Il COC raccoglie e smista le moltissime segnalazioni arrivate e in arrivo e muovendo le squadre di emergenza sul territorio.

A causa delle infiltrazioni di acqua e degli alberi caduti nei cortili di pertinenza, è stato necessario chiudere 11 scuole dell'infanzia e 3 nidi che ospitavano centri estivi. Vengono chiusi al pubblico il Museo di Storia naturale, il Planetario, il Castello Sforzesco, il PAC e il Museo del fumetto. Non è possibile accedere alle biblioteche di Baggio, Chiesa Rossa e del Parco Sempione (per la chiusura parco).

Le sedi anagrafiche sono aperte, come anche i cimiteri dove alcune aree sono state circoscritte per la sicurezza degli utenti. Grazie al pronto intervento dei mezzi e degli uomini di MM non si sono registrati allagamenti permanenti nei sottopassi o sul sedime pubblico: il monitoraggio degli spurghi e di Seveso e Lambro prosegue incessantemente in previsione di nuovi eventi temporaleschi.

Per facilitare gli spostamenti viene sospesa per il 25 e il 26 luglio, Area C e il divieto di transito nelle altre ZTL presenti sul territorio, ad eccezione di Area B, che rimane attiva. Sospeso anche il divieto di accesso a carreggiate e corsie preferenziali, per consentire di aggirare eventuali ostacoli in strada.

Si rende necessario per evidenti ragioni di sicurezza chiudere i parchi fino a quando non vi sarà la certezza della loro fruibilità in piena sicurezza. Il Comune fa sapere che è di grande importanza evitare anche le aree verdi alberate e i parchi aperti fino a quando i tecnici del verde non avranno monitorato le aree. Questo lavoro sarà successivo al ripristino della viabilità.

Anche il Parco rifugio canile e gattile del Comune di Milano in via Aquila subisce disagi e chiude al pubblico per aprire ai visitatori e visitatrici interessati solo su appuntamento (contattando lo 02 884 46310 oppure scrivendo a segreteria.pcrm@gmail.com).

Nella serata di lunedì il COC ha smistato circa 350 richieste di intervento, vengono eseguite le più urgenti. Riparte il 30% delle linee di trasporto pubblico, restano inagibili le filotranviarie e i tram. Le principali arterie tornano percorribili. Inizia la conta dei danni che richiederà giorni. Questo per portare avanti le dovute istanze e poter accedere ai fondi regionali e statali che saranno messi a disposizione per questa calamità.
 

Martedì 25 luglio

Procedono le operazioni. Le richieste di intervento arrivano a 1.400, di queste circa 600 vengono risolte nell’arco della giornata. Sono in strada moltissime squadre, oltre 230 persone al lavoro tra Protezione civile, Vigili del fuoco anche da altre città, le squadre che si occupano del verde cui va aggiunto il personale del Nucleo intervento rapido del Comune, la Polizia locale, AMSA, MM e ATM. Anche l'esercito presta aiuto con un contingente di venti persone e dieci mezzi.

Sono circa 60 i mezzi pesanti impiegati, tra cui quelli militari e dei Vigili del fuoco, sei autoscale, due escavatori, due mezzi pesanti con ragno fondamentali per sollevare i tronchi una volta tagliati, camion ribaltatori per caricare il legname.

Sono state individuate e allestite in città quattro aree per lo stoccaggio dei tronchi tagliati e rimossi dalle strade e rami. Restano alcune criticità soprattutto sulle linee aeree di tram e filobus, per esempio la 90/91, ma ormai il 60% del trasporto pubblico è stato ripristinato.

Vengono regolarmente riaperti al pubblico il Castello Sforzesco, Palazzo Reale, PAC e musei civici. Restano chiusi parchi e aree verdi.

Giovedì 27 luglio

Il totale degli interventi richiesti dall’inizio dell’emergenza sale a 1466. Le squadre procedono quindi nello smistamento del lavoro e vengono risolte 704 segnalazioni.
Le squadre operative sul territorio sono: 14 per la Protezione Civile, 7 per Città Metropolitana, 30 messe a disposizione dall’operatore del verde, 21 dei Vigili del fuoco, oltre alla Polizia locale. Sono state liberate molte strade, fra queste, ad esempio, piazza Repubblica. Il percorso della 90/91 è stato liberato e la linea normalizzata.

Venerdì 28 luglio

Diventano 920 le località in cui si interviene per la caduta di alberi e rami e si continua a lavorare per ripristinare totalmente la mobilità pubblica e privata, con l'obiettivo di concludere la gran parte degli interventi per i primi giorni della prossima settimana. 
Una parte di questo lavoro interessa le linee tranviarie e filoviarie dove le procedure sono più complesse perché bisogna disalimentare la rete elettrica, rimuovere i cavi e i pali danneggiati e poi ripristinare il sistema. Sui binari, ancora ingombrati da rami e alberi, si lavora giorno e notte. In via Isonzo, dove è crollato interamente su strada il ponteggio di cantiere di un edificio, si sta lavorando con la proprietà per risolvere anche questo punto critico entro il fine settimana.

Rami a terra

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Aggiornato il: 29/07/2023