Cittadella degli archivi. Una mostra e 14 murales celebrano il centenario dell’ultima grande espansione del Comune di Milano

Cittadella degli archivi. Una mostra e 14 murales celebrano il centenario dell’ultima grande espansione del Comune di Milano

Il progetto Muri d'artista, alla quinta edizione, abbraccia il palinsesto di Milano è Memoria “Dai Borghi alla Città, dalla Città ai Quartieri”   Assessora Romani: "Un'occasione per riflettere sulla storia della nostra città e progettarne insieme il futuro" 

Foto muri d’artista (crediti Cosimo Filippini) 

Documenti della mostra 

 Milano, 13 maggio 2023 – L'arte e la storia si intrecciano alla Cittadella degli Archivi e il risultato è un affascinante racconto del centenario dell’ultima grande espansione del Comune di Milano, con l’aggregazione degli undici borghi che circondavano il centro città. Correva l’anno 1923 quando, con un Regio Decreto del 2 settembre, si concludeva il complesso e lungo percorso di aggregazione di Affori, Chiaravalle, Musocco, Lambrate, Greco, Crescenzago, Vigentino, Baggio, Niguarda, Gorla-Precotto e Trenno a Milano, che portò di fatto al raddoppio della sua area urbana e a una profonda trasformazione della sua identità. 

   Un centenario che l’Amministrazione ha scelto di celebrare, all’interno del ricco palinsesto di iniziative dal titolo “Dai Borghi alla Città, dalla Città ai Quartieri”, con la mostra “In Archivio. La Più Grande Milano” e con il progetto Muri d’artista - giunto quest’anno alla sua quinta edizione -, le cui inaugurazioni si terranno oggi, sabato 13 maggio, alle ore 17 in via Gregorovius 15, alla presenza dell’assessora ai Servizi civici Gaia Romani, della Presidente del Municipio 9 Anita Pirovano e del delegato al coordinamento di Milano è Memoria Luca Gibillini.       “Milano è una città di tante anime e sfaccettature diverse – afferma l’assessora Romani – e questi due progetti ci danno l’opportunità di valorizzare l’identità di ciascun quartiere, dove un ruolo rinnovato, con maggiore forza rispetto al passato, viene svolto dai Municipi. In questo progetto la Cittadella degli Archivi è stata preziosa per il lavoro di ricerca sul materiale custodito e messo a disposizione, che ci consente oggi non solo di portare avanti un altro tassello nella riqualificazione di questo luogo attraverso i murales ma anche di riflettere sulla storia della nostra città e progettarne insieme il futuro. Promuovere momenti di comunità, come quelli che questo progetto genererà, è fondamentale per far proseguire Milano nel suo percorso di metropoli internazionale, senza rinunciare alla sua vera anima".          Ad ogni Borgo divenuto oggi un quartiere della città sono dedicati gli spazi espositivi che – con un ricco patrimonio documentale, fatto di mappe d’epoca, di stemmi e carte autentiche – ne racconteranno le peculiarità storiche relative soprattutto al periodo dell’aggregazione, introdotti dal curatore storico, professor Antonino De Francesco del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano.       La mostra, inquadrata nella cornice “Dai Borghi alla Città, dalla Città ai Quartieri” di Milano è Memoria e realizzata in collaborazione con il Municipio 9, conferma anche il carattere didattico delle attività di Cittadella, avendo affidato la curatela generale e la progettazione grafica ai tirocinanti dell’Università degli Studi di Milano insieme alle ragazze e ai ragazzi di due classi prime della Scuola Immaginazione e Lavoro.          Promosso, invece, dall’associazione culturale no profit Isorropia Homegallery, con la supervisione della curatrice Rossella Farinotti, è il progetto Muri d’artista, ispirato quest’anno al centenario dell’aggregazione degli undici comuni da cui prende appunto il titolo “Dai Borghi alla Città, dalla Città ai Quartieri”. Seicento metri quadrati di arte murale lungo tutta l’intera via Monterotondo realizzati da quattordici artisti, Antonella Aprile, Giuseppe Buzzotta, Davide Genna, Coquelicot Mafille, Leila Mirzhakani, Silvia Negrini, Silvia Paci, Aronne Pleuteri, Shanti Ranchetti, Valdrin Taqui, Luca Zarattini, Gabriele Colletto, Lorenzo Di Lucido, Alexander Vinogradov.       “Anche quest’anno le artiste e gli artisti invitati a interpretare la storia di Milano hanno restituito narrazioni tangibili, episodi, dettagli e visioni mediando tra il racconto sui quartieri selezionati e il loro personale approccio estetico in un dialogo perfetto – afferma la curatrice Rossella Farinotti.    Tra i molti progetti che seguirono le aggregazioni degli undici borghi vi furono la fondazione dell’Università degli Studi, il nuovo Ospedale Cà Granda di Niguarda, la costruzione dell’Arengario in piazza Duomo, la donazione del Palazzo dell’arte oggi Triennale, la chiusura dei Navigli, tutti avvenimenti ritratti e raccontati dai murales. Ogni comune aggregato portava con sé dentro alla nuova metropoli la propria storia, a volte millenaria come Chiaravalle con le sue marcite cistercensi, altre volte più recente ma di fama mondiale come Baggio con la spedizione del generale Nobile.       Anche quest’anno, l’intento è quello di riqualificare l’enorme area di Cittadella attraverso l’arte, confermando ancora una volta l’Archivio comunale come incubatore creativo, un Museo esterno che comunica alla città.    Prosegue quindi il progetto di riqualificazione urbana avviato nel 2015, a cura di Rossella Farinotti, che ha visto il coinvolgimento di più di 70 artisti – di diverse generazioni, approccio artistico e provenienza, ma tutti legati alla città di Milano – invitati a intervenire sulla facciata esterna e, successivamente, grazie al primo progetto realizzato da Vedovamazzei con l’opera pubblica permanente “La città che sale. Omaggio e Boccioni” anche attraverso progetti site specific all’interno di Cittadella.         Gli artisti e le opere:    ·         Antonella Aprile: Trenno - il Parco Aldo Aniasi    ·         Giuseppe Buzzotta: Gorla-Precotto - il Naviglio Martesana    ·         Davide Genna: Niguarda – Il Nuovo Ospedale della Cà Granda    ·         Coquelicot Mafille: Musocco – Il Cimitero Maggiore e l’invocazione di Antonio Bezzola    ·         Leila Mirzhakani: Greco - La mappa di Greco nel Piano Beruto 1889    ·         Silvia Negrini: Chiaravalle - L’Abbazia e le marcite    ·         Silvia Paci: Baggio – La partenza del dirigibile del Generale Nobile    ·         Aronne Pleuteri: Crescenzago – La campagna e la Magneti Marelli    ·         Shanti Ranchetti: Vigentino – La Fondazione Prada    ·         Valdrin Taqui: Lambrate – La Innocenti – Lambretta    ·         Luca Zarattini: Affori - La banda musicale di Affori    ·         Gabriele Colletto: L’Università degli Studi di Milano    ·         Lorenzo Di Lucido: L’Arengario    ·         Alexander Vinogradov: La Triennale di Milano.       La Cittadella degli Archivi nasce nel 2011 quale nuovo polo archivistico del Comune di Milano in via Gregorovius 15 - zona Niguarda/Bicocca. Custodisce attualmente circa 40 km lineari di fondi in un impianto interamente meccanizzato (sui 70 disponibili), ospitando più di 200.000 faldoni per un totale di circa due milioni di pratiche e fascicoli, gestiti da un archivista speciale, Eustorgio, un robot di ultima generazione dotato di intelligenza artificiale. Capace di estrarre in maniera automatica le unità presenti in ciascuna delle otto lunghe corsie d’acciaio del suo deposito, Eustorgio contribuisce a rendere la Cittadella uno dei più grandi archivi meccanizzati d’Europa. Qui ogni settimana giungono dalle diverse sedi del Comune circa 500 nuove unità di conservazione: i documenti vengono così bonificati e ricondizionati in nuovi faldoni, contrassegnati con codici a barre identificativi del contenuto e inseriti nel database di Eustorgio attraverso scanner a lettura ottica. Altri 40 km lineari di archivi tradizionali sono poi conservati in un vecchio edificio multipiano, un tempo adibito a silos per automezzi e oggi convertito ad uso archivistico tramite l’installazione di scaffalature. Nel complesso, quindi, il polo di Cittadella conserva oggi circa 500.000 faldoni. La datazione delle carte custodite parte dal 1802, anno da cui ha inizio il cosiddetto “Fondo Storico” che raccoglie la documentazione fino al 1927 e che è ospitato in parte presso il Castello Sforzesco, dove ha sede l’Archivio Storico Civico, e in parte presso la Cittadella, su formale autorizzazione della Sovrintendenza Archivistica della Lombardia. Attivata nel 2012 e aperta al pubblico nel 2016, Cittadella vanta una Sala di consultazione e una modernissima sala scansioni per la digitalizzazione dei fondi archivistici. La digitalizzazione rappresenta certamente la sfida principale nel futuro di Cittadella. Al riguardo è stato avviato un processo di scansione delle pratiche richieste “on demand” dagli uffici dell’Amministrazione e dagli utenti esterni, che ha come obiettivo la preservazione dall’inevitabile deterioramento della carta e la più ampia consultabilità per tutti.      Isorropia Homegallery è una associazione culturale no profit, con sede a Milano. L’associazione si occupa della promozione e della diffusione dell’arte, in tutte le sue forme, consentendo la conoscenza dei fenomeni più contemporanei, che si manifestano attraverso modalità multidisciplinari (dall’arte visiva a quella multimediale). Gli scopi associativi vengono perseguiti tramite l'ideazione e l’organizzazione di eventi, mostre e iniziative volte alla sensibilizzazione del pubblico verso il mondo dell’arte. La promozione degli artisti, prevalentemente emergenti e giovani, ma anche affermati, si effettua mediante la sovvenzione e il sostegno dei loro progetti ricorrendo anche alla collaborazione con le gallerie che li rappresentano, favorendone l'incontro e il reciproco scambio di esperienze. Ad oggi, sono state organizzate oltre 30 mostre, quasi tutte visibili con foto e progetti in 3DTour e sul sito  

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Aggiornato il: 13/05/2023