Pagine rimosse. L’esperienza coloniale nelle vie di Milano e nei racconti dall’Etiopia.

Pagine rimosse. L’esperienza coloniale nelle vie di Milano e nei racconti dall’Etiopia.

  • luogo

    Sala Alessi - Palazzo Marino

  • data
    13 feb 2024
  • orario
    17:00
Pagine rimosse. L’esperienza coloniale nelle vie di Milano e nei racconti dall’Etiopia.

Presentazione pubblica della mappa, della ricerca sull’odonomastica coloniale di Milano e spettacolo di Gabriella Ghermandi.

Locandina

Il Comune di Milano, il Museo delle culture e l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri invitano la cittadinanza martedì 13 febbraio 2024 alla presentazione pubblica della mappa e della ricerca sull’odonomastica coloniale presente sul territorio della città di Milano e allo spettacolo dell’artista Gabriella GhermandiRegina di fiori e di perle – la storia di una famiglia italo/etiope a cavallo tra le leggi razziali e dell’occupazione italiana d’Etiopia”. L'iniziativa rientra nel palinsesto "Milano è Memoria" del comune di Milano.

La ricerca storico archivistica commissionata dall’Area Museo delle Culture, Progetti Interculturali e Arte nello Spazio Pubblico e condotta dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri si è focalizzata sulle denominazioni e le intitolazioni con riferimenti alle campagne coloniali, di alcune strade e piazze della città: attraverso lo studio delle delibere del Consiglio comunale di Milano e delle delibere di Giunta è stato possibile ricostruire il periodo storico in cui queste sono state denominate dall’amministrazione cittadina. Con questa ricerca sono state individuate circa centocinquanta strade e piazze intitolate a militari, esploratori, battaglie, città e altre località o persone connesse alla storia coloniale italiana. L’elenco comprende anche quegli istituti culturali e monumenti che hanno avuto un ruolo centrale nel dibattito sul colonialismo italiano.

La mappa che viene presentata è quindi uno strumento utile per avere una maggiore consapevolezza della storia coloniale italiana e sulla sua ricaduta sul tessuto urbano. Il lavoro svolto viene inquadrato all’interno di un panorama più ampio di riflessione sulle memorie coloniali. Il Mudec ha riattivato il dialogo con alcune personalità delle comunità Habesha presenti a Milano, già coinvolta nel progetto di museologia partecipata intrapreso per l’allestimento della sezione dedicata al colonialismo italiano all’interno di Milano Globale. Il mondo visto da qui, percorso permanente del museo. Nell’ottica di un processo di rilettura della nostra storia coloniale e di risignificazione del patrimonio ma anche dei luoghi della città marcati dalla presenza di odonimi coloniali, il Mudec ha aperto un confronto che si desidera costante e permanente sulle tematiche del colonialismo con cittadine e cittadini anche con origini diasporiche. Il lavoro realizzato fino ad oggi viene presentato a Palazzo Marino in una settimana fortemente simbolica che vuole ricordare Yekatit 12 (12 febbraio secondo il calendario etiopico, equivalente al 19 febbraio nel calendario gregoriano) data della strage di Addis Abeba del 19 febbraio 1937 a opera dell’esercito italiano.

Clicca qui per visualizzare la mappa

Parteciperà all'iniziativa la Rete Yekatit 12-19 Febbraio, nata nel quadro di un processo globale di rilettura critica della storia moderna, la Rete “si presenta come una costellazione aperta, fluida e informale, espressione di una pluralità di soggetti singoli e collettivi che da anni si interessano alla storia coloniale italiana e alle sue complesse eredità” e che nella città di Milano trova una sua peculiare declinazione attraverso il coinvolgimento diretto di soggetti diasporici.

Seguirà la presentazione, lo spettacolo di narrazione di Gabriella Ghermandi, “Regina di fiori e di perle - la storia di una famiglia italo/etiope a cavallo tra le leggi razziali dell'occupazione italiana d'Etiopia.” Lo spettacolo è tratto dal suo omonimo romanzo, che rovescia il mito dell’italiano “colonialista buono” e ricostruisce la memoria del nostro passato coloniale. Lo spettacolo di narrazione interseca più voci: da una parte la narrazione del passaggio violento del colonialismo italiano nella famiglia materna dell'autrice, dall'altro le storie dei protagonisti che vengono proposte al pubblico attraverso brevi letture. La narrazione e le letture sono intervallate da canti tradizionali etiopi eseguiti dalla stessa autrice/narratrice.

L’evento è aperto al pubblico, consigliata la prenotazione Eventbrite.
All'ingresso verrà richiesto di esibire un documento di identità.