Testata Affido Milano

Domande e risposte sull'affido

Frequently Asked Questions

In questa pagina sono pubblicate le risposte alle domande piĆ¹ frequenti rivolte da chi ĆØ interessato all'affido.

Eā€™ un intervento previsto e regolamentato con la L.184/83 modificata dalla legge 149/2001 ed ĆØ sempre disposto dal Servizio Sociale dellā€™Ente locale che si occupa della protezione, cura e tutela dei bambini/ragazzi.

Ogni bambino o ragazzo ha diritto ad avere una famiglia che lo ami e si prenda cura di lui, aiutandolo a crescere in modo sereno ed equilibrato. Ci sono famiglie che, per motivi diversi, per periodi piĆ¹ o meno lunghi, si trovano in situazione di difficoltĆ  e ciĆ² non consente loro di occuparsi delle esigenze dei figli. In queste situazioni lā€™affido consente ai bambini e ai loro genitori di trovare un aiuto/supporto in unā€™altra famiglia per il tempo necessario a superare le difficoltĆ .

La famiglia affidataria accoglie il bambino/ragazzo e, per un periodo della sua vita risponde ai suoi bisogni di cura, affetto ed educativi; una famiglia in piĆ¹, che non cancella nĆ© dimentica la storia del bambino e il suo legame con la famiglia di origine.

Affidamento e adozione sono percorsi diversi, non sovrapponibili.

Lā€™affido puĆ² essere di due tipi:

  1. consensuale, quando si realizza con il consenso della famiglia di origine
  2. giudiziale quando viene decretato con provvedimento del Tribunale per i Minorenni anche senza lā€™assenso della famiglia di origine.

A fronte di esigenze diverse, vi sono forme diversificate di affido familiare:

  • a tempo pieno/residenziale: quando il minore vive con la famiglia affidataria giorno e notte per un periodo piĆ¹ o meno lungo, mantenendo rapporti periodici con la sua famiglia
  • affido giornaliero: quando il minore trascorre con la famiglia affidataria alcune ore della giornata/della settimana, con continuitĆ  e regolaritĆ . Questa forma di affido, in cui il bambino mantiene la convivenza con la sua famiglia di origine, consente un supporto significativo al minore e alla sua famiglia
  • affido per weekend e vacanze: quando il minore trascorre con la famiglia affidataria periodi brevi, ben definiti e ripetuti nel tempo
  • affidi leggeri e di solidarietĆ  familiare.

Per ogni bambino/ragazzo i servizi sociali predispongono un progetto personalizzato di affido familiare che tiene conto sia della situazione ed esigenze del bambino e della sua famiglia di origine che delle caratteristiche e disponibilitĆ  della famiglia affidataria.

Sono bambini dalla tenera etĆ  sino ai 18 anni, italiani o stranieri - seguiti dai Servizi di Milano -  che hanno necessitĆ  di sperimentare una relazione familiare di condivisione e cura.

Ogni progetto di affido familiare ĆØ personalizzato perchĆ© deve rispondere alle necessitĆ  delle diverse etĆ , ai bisogni personali del bambino/ragazzo in relazione alle specifiche esigenze sue e della sua famiglia.

Possono diventare affidatari persone singole o coppie, con o senza figli, sposate o conviventi: non ci sono vincoli di etĆ , istruzione o reddito.

Accogliere un bambino in affido coinvolge la famiglia nel suo complesso, per questo ĆØ necessario che tutti i componenti della famiglia siano dā€™accordo.

La L.149/01 stabilisce che lā€™affido puĆ² essere attuato anche da persone singole.

Come accade per tutti coloro che propongono la loro disponibilitĆ , i colloqui di conoscenza consentono di mettere in luce/verificare il tipo di affido ā€sostenibileā€ per la persona che si propone, in considerazione delle sue risorse, caratteristiche e organizzazione di vita.

Nella nostra esperienza questa disponibilitĆ  ĆØ maggiormente utilizzata per situazioni di bambini/ragazzi che, in considerazione della storia pregressa e dellā€™etĆ , possono usufruire anche di una sola figura genitoriale. Quasi sempre i bambini in tenera etĆ  necessitano di una coppia genitoriale o famiglie con altri bambini.

Lā€™art. 5 comma 1 della legge149/01 elenca i compiti delle famiglie affidatarie:

  • provvedere alla cura, mantenimento, educazione del bambino/ragazzo
  • garantire il rispetto della storia del bambino, delle sue relazioni significative, di affetti e identitĆ  culturale, sociale e religiosa
  • assicurare la massima riservatezza circa la situazione del minore e della sua famiglia
  • favorire il mantenimento dei rapporti del bambino con la sua famiglia e tutti gli altri eventuali soggetti coinvolti, secondo le indicazioni contenute nel progetto di affidamento
  • partecipare agli incontri di verifica sullā€™affidamento, predisposti nel tempo con i servizi, con le modalitĆ  e scadenze previste dal progetto di affido
  • partecipare alle attivitĆ  di sostegno e formazione svolte dal servizio preposto allā€™affidamento al fine di promuovere occasioni di confronto e discussione sulle esperienze di affidamento (gruppi famiglie affidatarie).

Si puĆ² contattare:

Coordinamento Affidi del Comune di Milano
viale Sturzo, 49 (angolo Via Quadrio)
tel 02 884.63012/3
email PSS.FamigliaAffidi@comune.milano.it

oppure le organizzazioni del Privato Sociale che collaborano con il Comune di Milano.

Si, le famiglie che si rendono disponibili allā€™affido partecipano al percorso di informazione e approfondimento.

Il Coordinamento Affidi organizza un incontro informativo di gruppo, cui seguono due incontri formativi e un percorso di conoscenza individuale, che prevede alcuni colloqui e una visita domiciliare. Per le proposte formative delle organizzazioni del privato sociale che collaborano con il Comune di Milano si rimanda ai loro siti internet.

I colloqui di conoscenza, condotti da assistente sociale e psicologo, sono finalizzati a favorire nella coppia/persona singola una riflessione concreta condivisa con gli operatori sulla disponibilitĆ /risorse della famiglia/persona. Nel caso di famiglie con figli, questi di norma sono conosciuti dagli operatori nella visita domiciliare.

Questo percorso, improntato ad un ā€œdialogo riflessivoā€, permette di declinare in modo concreto e fattibile la disponibilitĆ , i limiti e le esigenze della famiglia che si propone per un affido, in relazione alle situazioni dei bambini e delle loro famiglie.

Concluso il percorso di conoscenza il Servizio Affidi del Comune di Milano verifica se tra i bambini/ragazzi in attesa di affido vi sia una situazione adeguata al tipo di affido concordato con la famiglia nel corso dei colloqui di conoscenza. Questa fase (abbinamento) richiede che vi sia compatibilitĆ  tra le caratteristiche ed esigenze del minore segnalate dai Servizi Sociali di zona che conoscono il bambino e la sua famiglia e quelle di coloro che si rendono disponibili allā€™affido. A volte questa fase richiede un poā€™ di tempo; dā€™altra parte nella nostra esperienza un buon abbinamento ĆØ premessa indispensabile per agevolare lā€™ andamento della relazione di affido e quindi il benessere di tutti i soggetti coinvolti.

Individuato il possibile abbinamento lā€™aspirante famiglia affidataria viene contattata per una proposta di affido. In questa fase gli operatori forniscono alla famiglia elementi di conoscenza sulla storia del bambino e della sua famiglia e esplicitano lā€™impegno che viene richiesto (previsione di durata- rapporti con famiglia di origine - particolari esigenze del minore ecc.). A seguito delle informazioni acquisite, la famiglia comunica agli operatori se ritiene di potersi impegnare per la situazione proposta.

A questo punto gli operatori che seguono il bambino e la sua famiglia di origine accompagnano e cadenzano lā€™avvio della conoscenza tra questi e gli affidatari.

Con il patto di affido, sottoscritto da tutti i soggetti coinvolti, si definiscono e formalizzano gli impegni di ciascuno dei soggetti coinvolti. Questo documento favorisce la migliore evoluzione del progetto di affido e viene monitorato e aggiornato nel tempo con le modifiche necessarie.

La durata ĆØ diversa per ogni bambino/ragazzo in quanto ĆØ legata alla situazione e alle esigenze del minore e della sua famiglia e alla loro positiva evoluzione.

La legge stabilisce una durata di 2 anni, prorogabili dal Tribunale per i Minorenni qualora la sospensione dellā€™affidamento rechi pregiudizio al minore.

I Servizi del territorio, per legge ĆØ attribuita la responsabilitĆ  del progetto e la sua vigilanza, riferiscono al Giudice Tutelare (se lā€™affido ĆØ consensuale) e al Tribunale per i Minorenni (se lā€™affido ĆØ giudiziale) sullā€™andamento del progetto, lā€™evoluzione del bambino e della sua famiglia di origine e sulla eventuale necessitĆ  di proseguire lā€™affidamento.

Gli operatori che si occupano della situazione del bambino e della sua famiglia sono il principale riferimento della famiglia affidataria, che si rapporta costantemente con loro (in modo assiduo soprattutto allā€™inizio dellā€™affido) per essere orientate circa le decisioni da assumere per il minore.

Mentre gli aspetti di ordinaria amministrazione sono gestiti autonomamente dalla famiglia affidataria, le decisioni importanti per la vita del minore (es. scelte religiose, indirizzi scolastici, documenti per espatrio, interventi sanitari specialistici, periodi di vacanza lunghi o comunque realizzati in periodi in cui sono previsti incontri tra il bambino e i suoi familiari, attivitĆ  svolte dal bambino che possano presentare qualche rischio) devono essere tempestivamente condivise con gli operatori di riferimento che coinvolgeranno la famiglia di origine per quanto di competenza.
Nel corso della definizione del patto di affido vengono segnalati dagli operatori gli aspetti che ĆØ necessario condividere maggiormente con i Servizi.

La regolamentazione dei rapporti tra il minore e la sua famiglia (cadenza e modalitĆ ) ĆØ stabilita dal Servizio Sociale, in considerazione della peculiaritĆ  di ogni situazione e delle eventuali disposizioni/limitazioni del Tribunale per i Minorenni.

La relazione tra genitori/familiari del bambino e la famiglia affidataria ĆØ differente a seconda del progetto di affido attivato per quel minore. La famiglia affidataria si attiene alle indicazioni dei Servizi con cui si confronta per chiarimenti/supporto.

Allā€™inizio dellā€™affido la famiglia affidataria riceve dal Comune di Milano una lettera che attesta il collocamento del minore in affido familiare. Questo documento consente, nel caso di affidi residenziali (a tempo pieno), di richiedere lā€™iscrizione sanitaria e scolastica del minore affidato.

SƬ, per tutto il periodo dellā€™affido i bambini/ragazzi usufruiscono di assicurazione infortuni e responsabilitĆ  civile stipulata dalla Regione Lombardia.

Vedi la Polizza Infortuni

Negli affidamenti di breve durata non viene effettuata nessuna variazione anagrafica.

Negli affidamenti a lungo termine lā€™iscrizione puĆ² avvenire solo previo accordo con il Servizio Sociale di riferimento, che ne verifica lā€™opportunitĆ  con riferimento alla situazione, anche giuridica, del minore e della sua famiglia di origine.

Se lā€™affido ĆØ residenziale (a tempo pieno), la famiglia affidataria concorda con il Servizio Sociale lā€™iscrizione nella scuola piĆ¹ opportuna per lui (generalmente la nuova scuola ĆØ vicino allā€™abitazione della famiglia affidataria o ĆØ quella frequentata dai figli della famiglia stessa).

La L.149/2001 prevede che ā€œlā€™affidatario eserciti i poteri connessi con la potestĆ  parentale in relazione agli ordinari rapporti con lā€™istituzione scolastica e le autoritĆ  sanitarieā€, quindi gli affidatari mantengono contatti con gli insegnanti, firmano il diario, giustificano le assenze, autorizzano le uscite, partecipano alle elezioni degli organi collegiali scolastici.

Per decisioni importanti quali ad esempio il cambiamento di scuola, la scelta degli studi superiori ecc. occorre confrontarsi con il servizio sociale, che coinvolgerĆ  i genitori del bambino per quanto di competenza (andranno concordate con i genitori attraverso il servizio sociale che segue il bambino).

Come detto in precedenza, la normativa vigente prevede che lā€™affidatario, in relazione agli ordinari rapporti con le autoritĆ  sanitarie, esercita i poteri connessi con la potestĆ  parentale.

Spettano invece ai genitori naturali o al tutore le scelte straordinarie che richiedono una autorizzazione scritta, come ad esempio interventi chirurgici, vaccinazioni, somministrazione di terapie debilitanti: in questo caso occorre confrontarsi con il servizio sociale che coinvolgerĆ  i genitori del bambino per quanto di competenza.

In caso di necessitĆ  e/o urgenza gli affidatari sono tenuti ad assumere le decisioni piĆ¹ opportune per salvaguardare la salute del minore loro affidato (es. ricoveri o altri interventi di urgenza), dandone appena possibile comunicazione al Servizio Sociale competente.

In alcune situazione ĆØ possibile, per altre no. Occorre confrontarsi con il gli operatori del Servizio Sociale che seguono il minore e la sua famiglia. Vi sono infatti bambini sprovvisti di documenti validi per lā€™espatrio ed ĆØ quindi necessario che il Servizio Sociale coinvolga famiglia di origine o Tutore o, in loro sostituzione, il Giudice Tutelare per ottenere lā€™assenso allā€™espatrio.

Per i minori di nazionalitĆ  straniera la richiesta di documenti implica il coinvolgimento delle rappresentanze diplomatiche dei loro paesi di origine, puĆ² quindi trattarsi di una pratica complessa e lunga.

In ogni caso, sia che il minore affidato sia di nazionalitĆ  italiana o straniera, ĆØ opportuno attivare con alcuni mesi di anticipo la richiesta di documenti validi per lā€™espatrio.

Si. Il Comune di Milano corrisponde alla famiglia affidataria un contributo economico fisso mensile svincolato dal reddito (quota affido). La quota affido ĆØ diversificata a seconda del tipo di affido: la quota base di ā‚¬. 480,00 (per affidi a tempo pieno residenziali) ĆØ incrementata per situazioni di particolare problematicitĆ /impegno. Per gli affidi a tempo parziale il contributo previsto ĆØ inferiore.

La quota affido non costituisce reddito (DPR n.601/73 art. 34 3Ā° comma). Qualora necessario -, e preventivamente concordato con il Servizio Sociale - lā€™Amministrazione, avvalendosi delle proprie disposizioni e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, puĆ² autorizzare il rimborso parziale o totale di spese straordinarie sostenute dalla famiglia affidataria in favore del minore.

Inoltre, per tutto il periodo dellā€™affido, il minore usufruisce di una apposita assicurazione per infortuni al minore o danni causati dallo stesso a terzi o alla famiglia affidataria (responsabilitĆ  civile). Attualmente sono previste agevolazioni anche per la frequenza di scuole e servizi per lā€™infanzia pubblici ubicati in Milano:

  • refezione scolastica: prevista quota minima
  • testi scolastici gratuiti per scuola primaria
  • Nidi dā€™infanzia
  • soggiorni in Casa Vacanza del Comune di Milano per bambini-ragazzi dai 3 ai 14 anni
  • centri estivi nei nidi, scuole dellā€™infanzia e primarie.

In questo sito sono inserite le disposizioni per la fruizione dei servizi sopra indicati, comprendenti le agevolazioni previste per i minori in affido familiare.

"I minori in affidamento temporaneo sono considerati nuclei familiari a sĆØ stanti, fatta salva la facoltĆ  del genitore affidatario di considerarlo parte del proprio nucleo" (Circolare INPS 171 del 18.12.2014).

Il Coordinamento Nazionale Servizio Affidi ha sottoposto - tramite Comune di Firenze Presidenza pro tempore - al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i quesiti ricorrenti delle famiglie affidatarie sulla tematica.

Per approfondimenti

In base alla normativa vigente (L.149/01 art.38, comma 1, ex art.80 L.184/83) solo nel caso in cui il giudice, anche in relazione alla durata dellā€™affidamento, disponga nel provvedimento che gli assegni familiari e le prestazioni previdenziali relative al minore siano erogate temporaneamente in favore dellā€™affidatario.

Il Coordinamento Nazionale Servizio Affidi ha sottoposto - tramite Comune di Firenze Presidenza pro tempore - al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i quesiti ricorrenti delle famiglie affidatarie, comprendenti anche questa tematica.

Per approfondimenti

La legge sul Diritto del minore ad una famiglia (L.149/01, art.38, comma 2) stabilisce che sono applicabili agli affidatari le detrazioni di imposta per carichi di famiglia, purchĆ© lā€™affidato risulti a carico (art.12 DPR 917/86 e successive modificazioni) e ciĆ² sia comprovato da un provvedimento della AutoritĆ  Giudiziaria Minorile.

Occorre prestare attenzione per evitare che il minore risulti sia nella dichiarazione dei redditi della famiglia naturale, che in quella della famiglia affidataria.

La normativa vigente (L.149/01 art.38, comma 3) prevede che agli affidatari ā€œsi estendono tutti i benefici in tema di astensione obbligatoria e facoltativa dal lavoro, di permessi per malattia, di riposi giornalieri previsti per i genitori biologiciā€.

Normativa di riferimento

Legislazione per il sostegno alla maternitĆ  e paternitĆ  

  • D.Lgs 151/2001 cosƬ come modificata dalla L.244 del 24 Dicembre 2007
  • D.Lgs n. 115 del 2003
  • Dlgs 80/2015
  • L.104/1992 (minori disabili) 

Gli stessi diritti spettano a lavoratori iscritti a gestione separata INPS

Link utili

Il Bonus BebĆØ a certe condizioni spetta anche ai minori in affido: per ogni precisazione vedi www.inps.it ā€“ assegno di natalitĆ 

Il Coordinamento Nazionale Servizio Affidi ha sottoposto - tramite Comune di Firenze Presidenza pro tempore - al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i quesiti ricorrenti delle famiglie affidatarie, comprendenti anche queste tematiche.

Per approfondimenti

Utilizza i servizi

Comune di Milano - Coordinamento affidi
viale Luigi Sturzo, 49 - 20154 Milano
tel. 02 884.63013 / 63012  
e-mail: PSS.FamigliaAffidi@comune.milano.it