Patti Educativi di Comunità

Patti Educativi di Comunità

Il Comune di Milano ha - fra i suoi obiettivi di mandato - il rilancio del "modello delle scuole aperte per far diventare le scuole luogo di socialità e punto di riferimento per studenti, famiglie e quartieri".

Per contrastare la povertà educativa (spesso - ma non sempre - strettamente legata alla povertà materiale), per ridurre la dispersione scolastica e il fenomeno delle scuole segretate e del white flight, le scuole cittadine devono davvero essere al centro dei loro quartieri e non possono essere lasciate sole ad affrontare le sfide educative e formative che coinvolgono bambini e ragazzi. 

I Patti Educativi di Comunità, se pensati e calati nelle singole e variegate realtà dei quartieri milanesi, possono essere uno strumento utile per stringere alleanze educative tra la scuola, le istituzioni e i soggetti profit e no profit che operano sul territorio.  Con i Patti Educativi - come suggerisce il Piano Scuola 2020-21 del MIUR e come approfondisce il V Piano Infanzia e Adolescenza  - la comunità territoriale si prende cura della propria scuola, la riconosce come proprio “bene”.

Alcune scuole milanesi stanno già sperimentando i propri Patti Educativi.

Per contribuire a diffonderli, dando una cornice omogenea entro cui "dipingerli" in base alle specifiche esigenze, il Comune di Milano ha emanato una Delibera di Giunta Comunale e - in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Territoriale, l'Università degli Studi di Milano Bicocca e un nutrito gruppo di Dirigenti Scolastici - sta portando avanti un lavoro di riflessione e confronto per arrivare a stilare delle linee guida che siano utili e concrete. 

In questa pagina, aggiornata man mano che i tavoli di lavoro andranno avanti,  sarà possibile seguire i lavori in corso.