Come partecipare e collaborare a un patto

Obiettivo dei Patti: coinvolgere
Lo strumento dei Patti di Collaborazione è nato per rendere semplice e allo stesso tempo concreta la partecipazione dei cittadini a progetti di cura degli spazi pubblici proposti e realizzati dal basso, col beneficio dell’intera comunità.

Questo strumento è ormai non solo conosciuto dai cittadini ma sempre più richiesto e utilizzato, a testimonianza del desiderio di questa città di essere parte della sua trasformazione in meglio, anche nei suoi spazi più piccoli ma estremamente importanti per chi li desidera vivere e usare.

Chi può partecipare?
I patti di collaborazione possono essere sottoscritti:

  • da tutti i cittadini; nel caso di cittadini minorenni, la loro partecipazione può avvenire sotto la responsabilità di un cittadino di maggiore età e con il consenso dei genitori
  • da associazioni e altre persone giuridiche, anche economiche
  • da gruppi informali nella persona del loro portavoce.

Ogni patto è l’apice di un percorso di coinvolgimento dei cittadini, singoli o riuniti in associazioni e di altre istituzioni, per la realizzazione di progetti e iniziative con finalità educative, sui quartieri della città.

Le attività alle quali dare è possibile dare vita sono innumerevoli.

1.  Gli ambienti urbani in grado di essere gestiti come beni comuni sono, a titolo di esempio, aree verdi, dall’aiuola al giardino, strade, piazze, luoghi di transito, installazioni sportive, beni confiscati alla mafia, ambienti ospedalieri, aree dismesse e recuperate all’uso.

N.B.: i patti di collaborazione sono necessari quando alla cura de verde i cittadini vogliono affiancare attività di valorizzazione sociale dello spazio. Gli interventi di cura e manutenzione del verde, ricevendo lo spazio in uso esclusivo, sono possibili con le formule della “collaborazione tecnica” e della sponsorizzazione indicate in questa pagina »

2. le attività promosse da un patto di collaborazione possono essere utilizzate per le attività del personale impiegato da soggetti economici in chiave di volontariato aziendale o per attività che siano espressione della responsabilità sociale d’azienda

3. i patti possono essere utilizzate anche:

  • per lo svolgimento di Lavori di Pubblica Utilità, come misura attuativa della “sospensione del procedimento penale con messa alla prova”, che per le ulteriori fattispecie penali ammesse dall’ordinamento
  • come parte di misura alternativa alla detenzione o come parte del percorso trattamentale durante la pena detentiva
  • per lo svolgimento di attività di volontariato da parte di persone detenute in regime di art.21 della legge sull’Ordinamento Penitenziario

4. le attività promosse da un patto di collaborazione possono ricevere un riconoscimento pubblico mediante una targa di contenute dimensioni, collocata nel luogo in cui si svolgono, recante i nomi dei soggetti partecipanti e dei soggetti sostenitori

5. i cittadini attivi che hanno sottoscritto un patto di collaborazione, in relazione alle attività promosse dal patto, ricevono copertura assicurativa RC da parte del Comune iscrivendosi al Registro dei cittadini attivi

6. le attività promosse da un patto di collaborazione sono esenti dal canone di occupazione del suolo pubblico, ai sensi dell’art. 28 del Regolamento per l’applicazione del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Canone unico). Tuttavia restano soggette alle verifiche necessarie per assicurare che il loro svolgimento avvenga  in condizioni di sicurezza e compatibilità con l’ambiente

7. per il sostegno delle attività stabilite nel patto di collaborazione sono ammesse le sponsorizzazioni tecniche, e ad opera dei cittadini attivi il crowdfunding, la ricerca di sponsor finanziari e l’autofinanziamento

8. le sponsorizzazioni possono essere dirette o ai cittadini che hanno sottoscritto un patto, o al Comune, comunque a sostegno del patto; in questo caso sono soggette alle disposizioni specifiche dell’amministrazione comunale, reperibili negli avvisi periodicamente pubblicati sul sito web del Comune, e richiamati nella pagina attuale

9. a fianco delle attività promosse da un patto di collaborazione possono essere svolte attività a reddito, che restano sottoposte alle norme e alle procedure di autorizzazione specifiche.