Campagna di sensibilizzazione per il rispetto dei pedoni
Le auto e i pedoni
Le bici, i monopattini e i pedoni
Sui marciapiedi, sulle strisce pedonali e alle fermate dei mezzi pubblici. Il pedone ha sempre ragione.
A Milano la mobilità pedonale è una priorità e da tempo sono state adottate azioni finalizzate a favorire, proteggere e mettere al centro dell’attività amministrativa chi si muove a piedi.
Tutti si trovano a essere pedoni nel corso della giornata e la circolazione pedonale rappresenta - fortunatamente, diciamo noi - una sempre più consistente percentuale della mobilità urbana, per questo è importante superare una mentalità molto vecchia e molto sbagliata che ha riguardato per anni le nostre città e ha dato priorità alle auto in tutti i campi: l'organizzazione degli spazi, la struttura delle strade e degli attraversamenti e l'invadenza delle auto private hanno limitato la possibilità di spostamento dei pedoni ed estromesso dalla fruizione dello spazio pubblico le categorie più deboli dei cittadini.
Oggi non è più così, e una nuova e più umana mentalità urbana, ma anche la necessità di muoversi con un minore impatto ambientale, stimolano un atteggiamento più corretto nei confronti della mobilità pedonale.
Uno dei primi diritti del pedone è la completa e libera mobilità che si realizza attraverso l’uso integrato dei mezzi di trasporto pubblico che deve essere non inquinante, capillare e attrezzato per rispondere alle esigenze di tutti i cittadini. Il pedone ha poi diritto ad avere zone urbane a lui riservate, oltre ai marciapiedi, il più possibile estese; non solo ”isole” pedonali ma percorsi razionali e sicuri che si inseriscono coerentemente nell’organizzazione generale della città soprattutto nei quartieri e in prossimità di scuole, servizi e attività commerciali di prossimità.
Nel 2020 sono in fase di progettazione e realizzazione 30 progetti in 20 quartieri per la moderazione della velocità dei veicoli (castellane, rotonde, rettifica e ampliamento marciapiedi) e per la sicurezza stradale (scivoli, attraversamenti protetti, semafori, marciapiedi sporgenti).
In questi anni siamo intervenuti per moderare la velocità dei veicoli anche con gli autovelox in strade a grande percorrenza, le Zone 30 e le Piazze Aperte nei quartieri, con interventi di riqualificazione e sicurezza stradale che migliorano viabilità, attraversamenti e tempi semaforici in favore di pedoni e trasporto pubblico.
Il pedone condivide molti diritti del ciclista o di chi usa il monopattino che sia a spinta o elettrico, con una sostanziale differenza: il marciapiede appartiene ai pedoni.
I veicoli della mobilità così detta “leggera” devono condividere lo spazio della carreggiata stradale la dove non vi siano piste ciclabili.
Milano ha adottato politiche a favore anche della ciclabilità e in questo momento sta lavorando su dieci nuovi percorsi ciclabili per circa 25 chilometri:
- la Vento Alzaia Naviglio Pavese,
- Sempione,
- Napoli-Giambelllino-Tirana,
- Piola-Bacone-Lavater,
- Certosa-piazzale Cimitero Maggiore,
- Legioni Romane-Berna-Zurigo,
- Primaticcio,
- Inganni,
- Isola-Bussa-Ceresio-Clotilde,
- Quartiere Forlanini: Salomone e Fantoli-Aviazione;
con investimenti di oltre 12 milioni di euro.
Per favorire la mobilità sostenibile Milano ha anche attuato una politica della sosta più razionale.
E’ in fase di estensione in molti altri quartieri della città la sosta con strisce blu che favorisce i residenti ai quali è consentito utilizzare gratuitamente gli stalli ma anche l’allestimento di aree di parcheggio in struttura in particolare negli snodi di interscambio; oggi a Milano sono 25 per un totale di circa 19.500 posti auto. Regolamentare la sosta, consente di non incidere sulla mobilità pedonale e di liberare gli spazi pubblici.
Inoltre la città è dotata di oltre 32 mila stalli per la sosta delle biciclette e dei monopattini.
La strada è un luogo di convivenza e condivisione percorsa quotidianamente da milioni di persone e veicoli. Per questo è fondamentale che tutti, dal pedone al camionista, abbiano dei comportamenti adeguati, nel rispetto l’uno dell’altro.
Le regole sono dettate dal Codice della Strada, attenersi a esso e al buonsenso non solo evita la sanzione della Polizia Locale ma prima di tutto consente a tutti di vivere la città. Una cosa però va ricordata sempre: in caso di incidente chi non è dentro a un veicolo è sempre più esposto e per questo merita più attenzione da parte degli altri.
Alcune regole del Codice della Strada riguardano tutti:
- mai superare i limiti di velocità;
- rallentare sempre in presenza di scuole e incroci, anche se i semafori danno il verde continuo;
- non passare con il semaforo rosso o con il giallo a meno che non si è già oltre il punto di fermata;
- mai zig-zagare tra una corsia e l’altra infilandosi a destra rispetto al senso di marcia;
- mai usare il telefonino cellulare alla guida;
- mai imboccare sensi unici vietati.
Osservare sempre la regola della precedenza a destra in mancanza di segnale di stop; dare la precedenza al trasporto pubblico e rallentare e fare attenzione in presenza di agenti di Polizia locale, stradale, del fuoco, ambulanze eccetera cui pure va data la precedenza in caso di segnalatori accesi. E' vietato sostare sui marciapiedi, in doppia fila, sulle strisce pedonali, davanti agli scivoli, in prossimità degli incroci.
Anche il pedone ha le sue regole riassunte nell’articolo 90 del Codice della Strada:
- usare le strisce pedonali, i sottopassaggi e i sovrapassaggi quando si trovano ad una distanza non superiore ai 100 metri.
Sulle strisce, i pedoni hanno la precedenza sulle automobili, ma è più prudente non buttarsi all'improvviso e controllare sempre che non stia arrivando un’auto così da non imporre una brusca frenata al veicolo in arrivo, cosa che può causare anche brutti tamponamenti a catena.
Alcuni punti della strada sono più pericolosi da attraversare: ad esempio in curva, dove la visibilità è limitata. La strada chiede attenzione anche a chi va a piedi. Niente foto, niente messaggi, niente videogiochi, niente fumetti o libri mentre si attraversa e meglio tenere la musica degli auricolari (vietati a chi usa un veicolo) a basso volume per sentire bene i rumori della strada.
Quando si scende dall’autobus evitare di passargli davanti per non essere nascosti dalle auto che sopraggiungono. Aspettare che l’autobus abbia lasciato la fermata e attraversare dietro di esso. Anche giocare a pallone per strada o sui marciapiedi può essere davvero pericoloso, meglio usare un parco pubblico.
A tutto questo affianchiamo da oggi una nuova campagna d’informazione a favore dei pedoni perché sono i cittadini per strada i protagonisti di una corretta, sicura e piacevole convivenza.
Essere informati e fare proprie le regole è il miglior punto di partenza per ogni passeggiata.
Aggiornato il: 28/04/2022