Contrasto allo spreco e aiuto alimentare

Il Comune di Milano ha fatto della lotta allo spreco alimentare, uno dei pilastri delle attività dal 2015 ad oggi, catalizzando numerosi progetti e iniziative sul territorio e promuovendo innovazione in questo ambito coinvolgendo partner pubblici e privati già attivi o anche solo interessati, in queste nuove progettualità.

Gli Hub di quartiere contro lo spreco alimentare ne sono stati l’esempio più visibile e importante da cui poi sono state originate anche le nuove azioni oggi in campo e che tengono insieme due aspetti importanti e distintivi per la città di Milano nella ridefinizione del proprio sistema alimentare come sostenibile ma anche inclusivo: contrasto allo spreco alimentare e aiuto alimentare.

Grazie all’efficace azione degli Hub di Quartiere nati con un progetto pilota avviato nel 2017 con un protocollo di intesa tra Comune di Milano, Fondazione Cariplo, Assolombarda e Politecnico di Milano e concretizzato nel 2019 con l’apertura del primo Hub di Isola in via Borsieri 2, il Comune ha raggiunto anche l’importante traguardo nel 2021 della vittoria nella prima edizione del premio Earthshot Prize, sulle migliori soluzioni per proteggere l’ambiente, istituito dalla The Royal Foundation presieduta dal Principe William.

Il premio, che ha messo in palio un milione di sterline per ciascun vincitore, ha permesso di avviare l’azione di potenziamento degli Hub esistenti, favorire l’apertura di nuovi e integrare con nuove azioni di recupero dai mercati. Inoltre, tra gli obiettivi del premio c'è quello di attivare azioni di replicabilità di questa buona pratica nella rete delle città che lavorano con Milano sulle food policy, partendo dalla rete delle città di C40 e del Milan Urban Food Policy Pact. 

A che punto siamo oggi?

I cinque Hub di Quartiere attivi in città sono:

  • Isola, via Borsieri 2 (attivo dal 2019, gestore: Banco alimentare della Lombardia)
  • Lambrate,Via Bassini 6 (attivo dal 2020, gestore: Banco alimentare della Lombardia)
  • Gallaratese, via Appennini 50 (attivo dal 2021, gestore: Terre des Hommes)
  • Foody zero sprechi, Via Cesare Lombroso 54, presso il Mercato Agroalimentare di Milano (attivo dal 2021, gestione condivisa tra più operatori del terzo settore: Recup, Banco Alimentare, Croce Rossa italiana, Caritas Ambrosiana)
  • Centro, via Santa Croce (attivo dal 2022, gestore: IBVA presso spazio Solidando Hub)

L'azione degli Hub di Quartiere contro lo Spreco Alimentare è inoltre in linea con gli obiettivi del Piano Aria Clima del Comune di Milano, in particolare con l'azione 1.7.3, che mira a ridurre del 50% lo spreco alimentare, in conformità con la Food Policy di Milano. Questa azione si propone di combattere le disuguaglianze sociali ed economiche e di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale nel sistema alimentare.

L'implementazione degli Hub di quartiere contro lo spreco alimentare ha richiesto un mix di finanziamenti provenienti da diverse fonti, inclusi fondi pubblici e donazioni private da aziende e realtà sensibili alla causa dello spreco alimentare. Il Comune di Milano ha svolto un ruolo significativo, mettendo a disposizione risorse spaziali e umane per sostenere l'iniziativa. Inoltre, organizzazioni del Terzo Settore hanno fornito risorse materiali e umane, contribuendo alla loro inclusività e radicamento nella comunità locale. Questa diversificazione delle risorse economiche ha garantito la sostenibilità finanziaria a lungo termine dell'iniziativa.

Nel 2023 sono state raccolte attraverso gli Hub oltre 615 tonnellate di cibo, di cui 574 tonnellate dai cinque Hub di Quartiere ad oggi attivi a Milano, a cui si aggiungono 41 tonnellate da mercati scoperti. I beneficiari sono stati circa 27.000 persone fragili, equivalenti a circa 1.230.000 pasti.

Dal 2023 è stato avviato il percorso di coprogrammazione e coprogettazione disegnato grazie al supporto economico ricevuto dalla Royal Foundation, a cui hanno partecipato Enti del Terzo settore che si sono candidati al relativo Avviso Pubblico. Sono stati ammessi tutti i 36 enti del terzo settore che hanno manifestato l'interesse alla partecipazione. A ciascun ente è stata data la possibilità di partecipare a tutti i gruppi di lavoro creati per poter analizzare le differenti proposte di lavoro da promuovere.

A questi soggetti, si sono aggiunti i 12 partner del Comune, coinvolti per aumentare l’efficacia dell’analisi e delle possibili soluzioni e che da anni collaborano con l'Amministrazione per lo sviluppo delle progettualità degli Hub di Quartiere. Complessivamente al workshop hanno preso parte 89 persone tra enti del terzo settore e Partner. 
I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi di lavoro: 
•    Potenziamento Hub esistenti 
•    Apertura nuovi Hub di Quartiere 
•    Proposte innovative da integrare al sistema degli Hub 

Ciascun gruppo, con l'ausilio di schede progetto, e con la moderazione del Comune, è stato interrogato sui bisogni e sulle soluzioni, avviando un dialogo tra tutti i partecipanti. Al termine del lavoro di gruppo i contenuti sono stati restituiti in plenaria

I due incontri di coprogrammazione hanno dato come risultato il Report di coprogrammazione sulla base del quale è stato costruito il bando di coprogettazione per la presentazione di progetti volti ad attuare quanto è emerso per i 3 diversi filoni di lavoro.

Scarica il report di coprogrammazione

Il nuovo progetto unitario 2024/2025

Il progetto si configura come un’ambiziosa iniziativa di convergenza, volta a fronteggiare le complesse sfide che gravitano attorno alla sostenibilità alimentare, e alla lotta allo spreco, nel contesto della Città di Milano. Le sfide affrontate spaziano dalla garanzia della sicurezza alimentare alla promozione della sostenibilità ambientale, dall’adozione di pratiche etiche all’incoraggiamento dell’innovazione nel settore della lotta allo spreco ed alla redistribuzione delle eccedenze. 

Pur coinvolgendo progettualità di natura differente e un ampio spettro di attori e iniziative con stadi di avanzamento differenti, il progetto delinea obiettivi condivisi, il piano delle azioni, tempi di realizzazione e l’utilizzo delle risorse. 

Scarica il progetto unitario Hub 2024/2025 

Scarica le slide che illustrano il progetto, presentate durante la conferenza stampa del 5 febbraio 2024 presso Sala Alessi

Nell’ambito della Food Policy, a partire dal 2018 il Comune di Milano ha sviluppato, di concerto con una rete di attori locali, privati, istituzionali ed afferenti al Terzo Settore, una serie di Hub di quartiere per recuperare lo spreco alimentare edibile dai punti vendita della grande distribuzione in città e dal mercato all’ingrosso di Sogemi – Foody e da alcune mense aziendali, al fine di redistribuirlo - attraverso il coinvolgimento di organizzazioni ed enti attivi nel sociale - alle famiglie più vulnerabili. 

Questo sistema ha contribuito a definire, nei diversi Municipi interessati - dopo la prima sperimentazione avvenuta nel 2019 nel Municipio 9 in Isola - efficaci partenariati pubblico-privati, coinvolgendo nel tempo decine di soggetti che lavorano insieme per prevenire lo spreco alimentare, ridurre le emissioni di CO2e legate allo smaltimento delle eccedenze alimentari e promuovere la sicurezza alimentare ed il diritto al cibo. In quattro anni (2019 – 2022) è stata costruita ed ampliata la rete degli Hub di Quartiere contro lo spreco alimentare, grazie al crescente coordinamento tra gli enti coinvolti a partire dai soggetti promotori: Politecnico di Milano e Assolombarda firmatari del protocollo di intesa “Zero Sprechi” nel 2016, il Programma QuBi e Fondazione Cariplo; i Municipi; gli enti gestori che hanno aumentanto la propria competenza e attività in tema di aiuto alimentare e gli enti sostenitori che hanno permesso l’apertura degli Hub in questi anni.

Negli ultimi 5 anni (2019 – 2023) è stata costruita ed ampliata la Rete degli Hub di Quartiere contro lo Spreco Alimentare, ottimizzandone il funzionamento grazie ad un sistema di coordinamento fondato sulla partecipazione e condivisione di funzioni e responsabilità da parte dei soggetti a vario titolo coinvolti nella realizzazione del sistema.

Ad oggi sono attivi sul territorio della città di Milano 4 Hub, Isola, Lambrate, Gallaratese, Centro; un’ulteriore esperienza è rappresentata dall’Hub Foody Zero Sprechi avviato presso un padiglione del Mercato Ortofrutticolo, grazie alla sinergia tra il Comune di Milano, Fondazione Cariplo, Università degli Studi di Milano, e gli Enti del Terzo Settore attivi per il recupero e la redistribuzione delle eccedenze ortofrutticole.

Il sistema degli Hub di Quartiere contro lo spreco Alimentare trova, quali elementi fondamentali della propria efficacia, l’attivazione, il mantenimento e la valorizzazione di un forte processo di stakeholder engagement che ha previsto negli anni l’ingaggio di molteplici soggetti pubblici e privati, quali enti del Terzo Settore e del privato sociale, attori del settore privato e della Grande Distribuzione Organizzata, istituzioni sovra-locali, partner internazionali, università e centri di ricerca. Ciò oltre alla cornice istituzionale garantita dalla rilevante collaborazione tra attori di sistema, quali appunto Fondazione Cariplo, Assolombarda e Politecnico di Milano. Nel contesto cittadino sono infatti presenti e attivi molteplici soggetti impegnati in azioni di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari edibili; l’apporto di detti soggetti è rilevante, non solo in termini operativi, ma anche e soprattutto rispetto alla rappresentazione delle esigenze emergenti, ed alla formulazione di proposte innovative per l’implementazione del sistema.

Allestimento degli Hub
Gli Hub sono solitamente allestiti con una cella frigorifera per la gestione del cibo fresco, con scaffalature per il cibo secco e confezionato e con una postazione amministrativa per la gestione dell’archivio e delle procedure. L’utilizzo di un furgoncino provvisto di cella frigorifera, fornito da un operatore ai fini del progetto, consente di recuperare su base giornaliera le eccedenze dai supermercati e di stoccarle nell’hub per la ridistribuzione alle Onlus. Prima del Covid era attiva anche la raccolta delle eccedenze dalle mense aziendali, pratica che sta riprendendo in questi anni, in funzione anche di nuovi modelli organizzativi che si sono succeduti.

Tipologie di cibo raccolto e donato
Il modello degli hub di quartiere consente di agire su tutte le tipologie di cibo raccolto: cibo fresco, cucinato e secco, frutta e verdura, pane. Il contatto diretto tra supermercato e onlus rischia di generare picchi di monoprodotto difficilmente gestibili; l’hub consente invece di mixare il cibo recuperato, permettendo di donare un’offerta alimentare variegata, nutriente ed equilibrata alle persone in stato di bisogno, affiancandosi al contatto diretto tra supermercato e Onlus. 

Modello logistico del recupero
Il modello logistico prevede due percorsi di recupero quotidiani: 
Supermercati - Mattina Recupero del cibo fresco e secco confezionato invenduto, di frutta sfusa e/o confezionata, pane in eccedenza dai supermercati.
Il cibo recuperato viene stoccato presso gli Hub di raccolta e smistamento

Ritiro delle organizzazioni non profit – Pomeriggio 
Le organizzazioni non profit, che offrono servizio mensa o distribuzione pacchi a favore delle persone bisognose, possono recarsi nell’hub per ritirare con i propri mezzi gli alimenti di cui hanno bisogno in modo assortito.

I partner degli Hub di Quartiere contro lo spreco alimentare

Enti sostenitori: Programma QuBi, Fondazione Milan, Banca di Credito Cooperativo di Milano e Fondazione Snam.

Enti gestori: Banco Alimentare della Lombardia, Terre des Homme Italia, Ibva Solidando; Hub Foody Zero Sprechi: Sogemi, Fondazione Cariplo, Università degli studi di Milano, Banco Alimentare della Lombardia, Recup, Croce Rossa Sud Milano, Eco dalle Città, Caritas Ambrosiana, Croce Rossa italiana Comitato di Milano

Sponsor tecnici: Avis Milano, SoDe social delivery, Armando Testa

Insegne coinvolte: Lidl, Esselunga, Carrefour, Coop Lombardia, Il Gigante, Natura sì, Iper La grande i, Unes, Getir, Pam, Erbert, Conad, Glovo, con 37 punti vendita totali.

I soggetti coinvolti nei nuovi Hub di quartiere 2023/2024

I tre Hub di quartiere che saranno attivi entro il 2024 seguono un modello ormai consolidato di partnership pubblico-privato che vede coinvolti numerosi attori. In particolare:

  • il Food Hub Cuccagna ha come capofila del progetto l’Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna Impresa Sociale, a cui si aggiungono Emergency Ong onlus, Recup Associazione di Promozione Sociale, Associazione Economia e Sostenibilità, Associazione Comunità il Gabbiano ODV e Fondazione Acra;
  • l'Hub diffuso vedrà la collaborazione di Comin Coop Soc. di solidarietà, Milano Positiva Aps, Associazione T12 Lab, Parrocchia Santa Maria Assunta in Turro, Terza Settimana Odv, Mutuo Soccorso Milano Aps;
  • l'Hub Selinunte, futuro polo logistico di distribuzione alimentare, sarà infine gestito da Coopi cooperazione internazionale onlus.

La situazione creatasi a seguito della diffusione del Coronavirus a Milano, e le conseguenti misure per il suo contenimento, hanno richiesto la messa a punto di azioni specifiche riguardanti l’accesso al cibo per alcuni soggetti più fragili, e la promozione di modalità di acquisto online e di consegna a domicilio per garantire l’approvvigionamento di beni alimentari al maggior numero di persone sul territorio. 
Il Comune di Milano ha così attivato una serie iniziative in favore dei cittadini in sinergia con una moltitudine di attori della città, tra cui quelle di aiuto alimentare.

Primo dispositivo di aiuto alimentare marzo-giugno 2020
In particolare, a partire dal 16 marzo 2020 ha preso il via il Dispositivo Aiuto Alimentare, un progetto di 15 settimane realizzato attraverso la sinergia tra Direzioni del Comune – Politiche sociali e abitative, Transizione ambientale, Economia urbana, Ufficio Food Policy – insieme alle aziende partecipate del Comune – Milano Ristorazione, Amat, Sogemi – e con la Protezione civile di Milano, la Croce Rossa italiana – Comitato di Milano le associazioni del terzo settore – Banco Alimentare, Caritas Ambrosiana, IBVA e insieme a Programma QuBi e la Fondazione Cariplo e molti altri nell’ambito delle azioni di Milano Aiuta.

Il Dispositivo mirava a fornire sostegno alimentare nel corso della fase acuta dell’emergenza, centralizzando la filiera e prendendo direttamente in carico la distribuzione degli aiuti alimentari settimanali. A questo scopo, è stata prevista l’apertura di 10 hub temporanei dedicati alla preparazione di aiuti alimentari. 
I beneficiari sono stati individuati dai servizi sociali del Comune di Milano e dagli operatori del terzo settore Caritas Ambrosiana e Programma QuBì tra gli anziani e le famiglie fragili di Milano.

Il servizio prevedeva che le derrate alimentari disponibili presso i centri logistici del Banco Alimentare della Lombardia a Muggiò, della Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano a Segrate, e dall’Hub Ortofrutta presso SoGeMi, venissero redistribuite negli hub temporanei, presso i quali dipendenti del Comune e volontari delle associazioni si occupavano di organizzare e preparare gli aiuti alimentari per le persone e le famiglie beneficiarie.
In 15 settimane di attività il Dispositivo Aiuto Alimentare ha supportato oltre 20.700 persone e oltre 6.300 nuclei familiari in difficoltà, movimentando complessivamente oltre 616 tonnellate di cibo ogni settimana ed effettuando quasi 50.000 consegne di aiuti alimentari.

2020 - Relazione delle prime 15 settimane

Oltre ai 10 Hub, all’interno del Mercato Agroalimentare di Milano è stato predisposto un Hub Ortofrutta dedicato al confezionamento di kit composti da frutta e verdura ad integrazione degli aiuti alimentari. Realizzato in collaborazione con Foody – Mercato Agroalimentare di Milano, AGO – Associazione Grossisti Ortofrutticoli, e con il supporto di ACMO – Associazione Commercianti Mercato Ortofrutticolo, del Consorzio produttori e della Cooperativa Niente di Male, in 8 settimane di attività state distribuite un totale di 138 tonnellate di prodotti freschi.

2020 - Video presentazione Hub ortofrutta
2020 - Video TGR

Durante le attività sono state molte le donazioni ricevute tra derrate, materiali e risorse economiche. Per sostenere le spese è stata inoltre avviata una campagna di raccolta fondi promossa da Fondazione di Comunità Milano con il sostegno del Comune di Milano, del Programma QuBi e di Milano Città Stato.

Video di raccolta fondi Vicesindaco Scavuzzo

Milano Ristorazione durante la pandemia
Milano Ristorazione, la società partecipata del Comune di Milano che si occupa di refezione scolastica e collettiva è stata in prima linea fin dal primo giorno dell’emergenza mettendo a disposizione personale, impianti e attrezzature. Nonostante la sospensione dei servizi di refezione scolastica, durante l’emergenza sono rimasti attivi i servizi a domicilio per anziani e quelli dedicati ai Centri Diurni Disabili, alla casa di accoglienza Jannacci, alle Residenze Sanitarie Assistenziali e all’Hotel Michelangelo.

Inoltre, la società si è attivata tempestivamente per donare il cibo non consumato nelle mense scolastiche chiuse. Parte del cibo – insalata, parmigiano reggiano grattugiato, latticini e uova – è stato donato a Banco Alimentare della Lombardia e ad altre organizzazioni attive nella raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari, tra le quali City Angels e il Refettorio Ambrosiano. 

Tra i dati aziendali del periodo è emerso che se normalmente la produzione era di 46.000 pasti scolastici al mese, dei quali 1.100 sanitari e 1.500 etico-religiosi. Erano invece 4.500 i pasti mensili solitamente preparati per gli anziani a domicilio, numero che in periodo Covid è salito a 4.900, per soddisfare anche le necessità legate all’emergenza. Inoltre, oltre ad assicurare il servizio, continuano le donazioni del cibo fresco in eccedenza a Fondazione Banco Alimentare, Caritas, City Angels e altri enti caritatevoli del territorio. Il bilancio alla fine del periodo è stato di oltre 46351 kg di cibo donato, tra cui formaggi, uova, carne, verdura, frutta e yogurt.

2020 - Video azioni MiRi durante il Covid

Rifornimento Extra “Building Hope” - dicembre 2020
Nel corso del 2021 l’azione di sostegno alimentare alle persone in difficoltà è proseguita anche grazie al progetto “Building hope: emergency support for hospitals and vulnerable families in Italy affected by Covid-19”, promosso da Fondazione AVSI, organizzato in collaborazione con il Comitato di Milano della Croce Rossa Italiana, supportato dal Comune di Milano e finanziato dall’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale con un contributo di 225 mila euro. Attraverso l’acquisto di un rifornimento straordinario di derrate alimentari durante il mese di gennaio è
stato possibile distribuire a 42 enti del Terzo Settore attivi in città (parrocchie, associazioni e centri d’ascolto già beneficiari, durante il primo lockdown del Dispositivo di Aiuto Alimentare) 68 tonnellate di cibo destinate a 4.500 famiglie in difficoltà, per un totale di circa 12.000 persone supportate. Questo rifornimento è andato ad aggiungersi alle fonti di approvvigionamento già previste dal Dispositivo Aiuto Alimentare del Comune di Milano e ha permesso un rapido incremento della disponibilità di risorse alimentari per le famiglie più colpite dalla crisi economica conseguente alla pandemia.

Secondo dispositivo di aiuto alimentare 2021/2022
Per proseguire l’impegno nel contrasto alla povertà alimentare e mantenere attivo l’impegno del Dispositivo, il Comune di Milano ha proseguito il suo impegno mediante l’erogazione di risorse economiche per l’acquisto e la distribuzione di cibo alle famiglie in difficoltà, coinvolgendo e potenziando la rete del terzo settore attiva a Milano nella distribuzione degli aiuti alimentari. Attraverso un avviso pubblico sono stati individuati 9 progetti di distribuzione di aiuti, coinvolgendo 6 enti del terzo settore. I contributi comunali sono stati utilizzati per almeno il 90% per l’acquisto di derrate alimentari e sono stati concessi a 6 soggetti per lo sviluppo di 9 progetti equamente diffusi, raccogliendo l’adesione di 52 partner nei singoli quartieri della città e attivando un gruppo di 760 volontari impiegati.

I progetti, avviati nel 2021 sono stati rinnovati anche nel 2022 per un valore complessivo di 1.940.000€, dei quali 1.400.000 coperti dal Comune. I progetti selezionati hanno riguardato il potenziamento dei modelli operativi relativi alla distribuzione di pacchi alimentari, di botteghe e social market, di mense solidali. 

Coerentemente con l’Ordinanza della Protezione Civile 658/2020 il sostegno alimentare è stato destinato ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico. Il sostegno alimentare del 2° e 3° Dispositivo è stato quindi erogato a nuclei domiciliati di fatto a Milano già in carico agli enti selezionati e nuclei segnalati dai servizi sociali del Comune di Milano.

l Comune, nell’ambito del Dispositivo Aiuto Alimentare, ha inoltre progettato un Database Integrato per monitorare il flusso di aiuto alimentare distribuito in città. Il sistema è progettato coerentemente con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati n. 2016/679 e restituisce agli enti del Terzo Settore partecipanti informazioni utili ai fini del dispositivo Aiuto Alimentare.

Terzo dispositivo di aiuto alimentare 
A novembre 2022 è stato pubblicato il nuovo avviso per il finanziamento del Terzo Dispositivo Aiuto Alimentare con l’obiettivo di potenziare la capacità degli enti del Terzo settore nel rispondere alle esigenze di aiuto alimentare dei cittadini milanesi, ad integrazione dell’operato degli enti accreditati nel circuito del fondo europeo di aiuto agli indigenti (FEAD) che a Milano conta 193 organizzazioni. 
Il bando ha previsto lo stanziamento di circa 1 milione di euro per l’acquisto e la distribuzione di derrate alimentari, rivolte alle fasce deboli della popolazione e ciascun progetto ha previsto l’acquisto di circa 40-50 tonnellate di aiuti alimentari in grado di distribuire circa 5mila pacchi alimentari mettendo complessivamente in circolazione 45mila pacchi alimentari.

Dispositivo di aiuto alimentare 2023
Nuove risorse hanno contribuito a sostenere il Dispositivo che, grazie all’avviso pubblico aperto nel 2022, ha potuto finanziare nuove progettualità che continueranno per tutto il 2023. 
Come per le annualità precedenti, l’Avviso ha previsto che i contributi Comunali fossero destinati all’acquisto di derrate alimentari, in misura non minore al 90%; sempre in coerenza con le linee di indirizzo della Protezione Civile, come beneficiari delle misure sono stati individuati quei nuclei familiari più esposti agli effetti economici di medio/lungo termine causati dagli anni della pandemia e, tra quelli in stato di bisogno, con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico. Promuovere e diffondere le lezioni apprese è un passo fondamentale per poter migliorare questo strumento di supporto all’aiuto alimentare e per questo, in occasione della pubblicazione dell’avviso 2022/2023 sono stati organizzati due webinar per tutti i soggetti del terzo settore interessati, per aumentare le competenze in fase di progettazione delle nuove azioni.

2023 - Policy Brief sul Dispositivo di Aiuto Alimentare

Aggiornato il: 05/04/2024