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Medaglie d'Oro alla Memoriail titolo
Imprenditore, Presidente nazionale della Federazione del Dettaglio Alimentare, membro del CNEL, Dino Abbascià giunse dalla Puglia a Milano nel 1955. Iniziò la sua carriera come commesso nei negozi milanesi, fino all’acquisto con i fratelli Donato, Pietro e Nicola nel 1960 del negozio di via Pacini 17, seguito dall’avvio del primo negozio in proprio: il “Frutteto” in Corso di Porta Nuova. Divenne poi uno dei più significativi esponenti di Confcommercio. Fu presidente del sindacato milanese dettaglianti ortofrutticoli. Generoso, intraprendente e innamorato di Milano, fu per tutti esempio di laboriosità e di attiva partecipazione alla vita civile. Si adoperò per un dialogo sempre più intenso tra il mondo del commercio e l’amministrazione cittadina. Numerose furono anche le sue attività di beneficenza a favore soprattutto del Kenia. Milano onora la memoria di Dino Abbascià e riconosce in lui un esempio delle migliori virtù ambrosiane.
Un medico che ha dedicato il suo impegno umano e professionale all’affermazione del diritto inviolabile di tutti, senza distinzione alcuna, alla cura e all’assistenza sanitaria. Il dottor Italo Siena è stato un “visionario pragmatico”, capace di guardare ai valori più alti di solidarietà e di uguaglianza e di tradurli nell’impegno concreto della pratica quotidiana. Il suo esempio, seguito da quello di molti colleghi, si è concretizzato nella generosa apertura del suo studio ai bisogni degli ultimi e nella fondazione del Naga, una realtà di primo piano dell’associazionismo milanese che presta cure mediche a persone in difficoltà e a stranieri, anche irregolari. La sua visione dell’impegno nella società e il suo lavoro quotidiano al servizio dei più deboli hanno fatto di Italo Siena un modello esemplare di umanità e altruismo di cui la città intera è, e sarà sempre, fiera e orgogliosa.
Inserire il Medaglie d'Oro
Avvocato matrimonialista tra i più impegnati in Italia sul fronte dei diritti civili, giornalista e saggista, ha diffuso e promosso importanti battaglie di diritto e di cultura civile a sostegno delle donne, delle coppie, di chi affronta il percorso di separazione e divorzio. Attiva nell’associazionismo e nel volontariato, collabora a numerose testate nazionali con qualificati contributi giuridici e con rubriche di dialogo con i lettori caratterizzate da concretezza e capacità di ascolto. Autrice nel 2009 di “Diritti diversi: la legge negata ai gay”, si è impegnata per una estensione sempre maggiore dei diritti civili legati alla coppia. Milano riconosce ad Annamaria Bernardini De Pace un ruolo prezioso cittadino e nazionale nell’attuazione della costituzione, del progresso sociale e della libertà.
Capocantiere del sito expo 2015, ha guidato l’esecuzione dei lavori con passione, competenza e partecipazione. L’altissima professionalità e abnegazione unita alla profonda umanità hanno conquistato da subito la stima e il rispetto delle maestranze, del management e delle istituzioni. Protagonista nei cantieri più rilevanti della storia ingegneristica italiana, ha partecipato alla costruzione della linea 1 della metropolitana milanese, delle dighe di Karakaja e Gokcekaya in Turchia, della centrale elettrica di Ruakana in Sudafrica, delle metropolitane di New York, Londra, Vienna e Toronto. Milano deve a Romano Bignozzi la realizzazione impeccabile e puntuale del sito espositivo e premia con lui l’intero corpo cantieristico di Expo, composto da lavoratrici e lavoratori che hanno reso onore alla città, alla sua laboriosità, alla sua immagine nel mondo.
Étoile del Teatro alla Scala di Milano – dove è entrato a undici anni - e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York, Roberto Bolle è una star internazionale e ha danzato con tutti i maggiori corpi di ballo e nei teatri più importanti del mondo. Artista molto amato dal pubblico anche per il suo ruolo di testimonial e promotore di iniziative di beneficenza. Ha sensibilizzato il mondo al dramma dei bambini vittime della guerra e della povertà, è stato nominato “Ambasciatore della Cultura e dell’Arte Italiana nel mondo” dall’Unesco e insignito nel 2012 dell’Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica. Nel documentario “Milano 2015” ha raccontato con amore e devozione la grande eccellenza di cui la nostra città è capace. Roberto Bolle è per Milano simbolo di talento e creatività, oltre che di straordinario impegno civile.
Chef e gestore di ristoranti dal 1958, ha diffuso e promosso a Milano in sessant’anni di carriera la tradizione gastronomica italiana, con una attenzione alla qualità e alla centralità del cliente che ha fatto scuola nella ristorazione. Nel 1958 Giacomo Bulleri arrivò a Milano e aprì il ristorante in via Donizetti, conquistando da subito i milanesi con i grandi piatti della tradizione toscana e nazionale. Ai suoi tavoli, ieri come oggi, siedono artisti, politici, intellettuali insieme ai lavoratori e ai milanesi di ogni professione. Trasferitosi negli anni novanta in via Sottocorno, vi aprì il ristorante “Da Giacomo”, la tabaccheria e la pasticceria. Accettò nel 2011 la gestione del ristorante dell’Arengario, aperto alla sommità dell’edificio insieme al museo del Novecento, oggi meta preferita dei gourmet da ogni paese del mondo. Giacomo Bulleri ha sempre indicato ai collaboratori, agli oltre mille dipendenti succedutisi nei decenni, e ai clienti, il valore civile del lavoro come strumento di promozione personale e collettiva. Milano è grata a Giacomo Bulleri per la promozione dell’immagine della città nel mondo e per l’offerta a milanesi e turisti di una impareggiabile esperienza di gusto, di eleganza, di tradizione.
Poetessa e coordinatrice del laboratorio di scrittura creativa nel carcere di Bollate, Maddalena Capalbi vive a Milano dal 1973. Cancelliera presso la Procura della Repubblica di Milano, ha pubblicato diverse raccolte poetiche. Nel 2003 ha affiancato la responsabile del laboratorio di poesia nel carcere di Opera, per poi trasferire l’esperienza due anni dopo nell’istituto di Bollate, dove il laboratorio è divenuto per le sue caratteristiche di qualità e innovazione, un progetto pilota nazionale. Aperto dopo i primi anni anche alle donne detenute, il laboratorio è oggi uno spazio di creatività e rigenerazione attiva della personalità delle detenute e dei detenuti, oltre che di dialogo e integrazione culturale per i reclusi delle diverse nazionalità. La pubblicazione annuale dell’antologia poetica del laboratorio rende protagonisti gli autori con un progetto di apertura attiva alla società che ha anche un prezioso risvolto in termini di formazione. Nel 2014 il laboratorio si è aperto alla recitazione con la produzione di “Waiting to go”, rappresentato al teatro Carcano. Milano rende omaggio alla creatività e all’alto contributo di promozione sociale nelle carceri che Maddalena Capalbi continua a promuovere come esempio per Milano e per il paese.
Già presidente della Società Italiana di Neurologia, Giancarlo Comi, direttore del dipartimento di neurologia e dell’Istituto di Neurologia sperimentale dell’Irccs ospedale San Raffaele, è uno dei massimi esperti internazionali nel trattamento della sclerosi multipla e delle malattie neurodegenerative. Laureatosi in medicina nel 1973 con il massimo dei voti, si è specializzato in neurologia nel 1977. Direttore del centro sclerosi multipla dell’ospedale San Raffaele, membro di numerosi collegi scientifici internazionali, ha dato un contributo chiave nello sviluppo del trattamento precoce della sclerosi multipla, nella diagnostica e nel monitoraggio delle degenerazioni neurologiche e nella ricerca sulle complicanze. Per le sue numerose scoperte ha ottenuto anche importanti premi internazionali, come il recente «Charcot Award 2015», assegnato dalla Federazione Internazionale Sclerosi Multipla. Autore e coautore di oltre ottocento pubblicazioni scientifiche, Giancarlo Comi ha creato negli anni un team di ricercatori e clinici di eccezionale livello scientifico, con il quale ha raggiunto significativi traguardi a beneficio dei malati. Milano riconosce in Giancarlo Comi un interprete dei valori cittadini di professionalità, innovazione e generosità civica.
Ciclista mezzofondista, campione d’Europa nel 1968 e tre volte medaglia di bronzo ai campionati del mondo, Domenico De Lillo nasce a Milano nel 1937. Precoce appassionato di ciclismo ha iniziato a correre su strada all’età di quindici anni. Raggiunta la maggiore età richiesta dai regolamenti agonistici, ha raggiunto in un decennio i più alti traguardi atletici della specialità a livello italiano e internazionale, in gara con i campioni del momento, da Timoner a Kock, da Marsell a Ouderk. Dal 1976 al 1979 è stato allenatore di motociclismo per Pietro Algeri, Roberto Dotti e Bruno Vicino, conquistando quattro titoli mondiali. Direttore sportivo della Gewiss-Bianchi fino al 1989, è oggi membro della commissione tecnica professionisti della federazione ciclistica italiana. Domenico De Lillo ha fatto onore alla Milano del ciclismo ai più alti livelli internazionali, e rappresenta per i giovani sportivi un esempio di tenacia, di rigore, di passione.
Ferrovieri dipendenti di Trenord hanno subito l’11 giugno 2015 l’indegna aggressione di cinque giovani della gang ecuadoregna MS13. Il capotreno Carlo Di Napoli, mentre compilava la contravvenzione per mancato possesso dei biglietti, veniva aggredito: durante la colluttazione veniva gravemente ferito a un braccio. Riccardo Magagnin, collega del ferito, pur essendo fuori servizio interveniva prontamente e veniva colpito alla testa subendo un trauma cranico. Esempi di coraggio, di tutela della legalità e di abnegazione professionale, Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin ricevono l’omaggio e la gratitudine di Milano e di tutti i viaggiatori cui quotidianamente assicurano insieme ai colleghi assistenza e tutela.
Tra i più insigni intellettuali italiani della contemporaneità, giornalista, scrittore, saggista e drammaturgo, Massimo Fini è una voce libera e qualificata del giornalismo italiano. Dopo gli esordi come cronista all’ “Avanti”, passa come inviato all’”Espresso” di Tommaso Giglio e Oriana Fallaci. Animatore nel 1980 di “Pagina”, vivaio dei più noti intellettuali e direttori di testata di oggi, entra a “Il Giorno” nel 1982 dove segue come inviato l’Europa, gli Stati Uniti, il Medio Oriente, il Sudafrica, l’Unione Sovietica. Rientrato a “L’Europeo” nel 1985, vi tiene per undici anni la rubrica “Il Conformista”. Nel 1992 lascia ”Il Giorno” per “L’indipendente” di Vittorio Feltri. Attuale collaboratore de “Il Fatto Quotidiano” e “Il Gazzettino”, ha partecipato alla rifondazione de “Il Borghese”. Saggista fecondo, ha spaziato dalla filosofia alla storia politica, dagli studi sulla civiltà classica alla biografia storica. Profondo conoscitore del paese e attento analista internazionale, ha reso onore a Milano lavorando per le più brillanti e innovative testate cittadine e offrendo una testimonianza di libertà, di altissima professionalità e cultura.
Capo della Squadra Mobile ha inferto un duro colpo insieme agli agenti della “Sezione criminalità straniera e prostituzione” alle gang sudamericane nel territorio adiacente all’ex parco Trotter. Il 22 settembre 2015 Alessandro Giuliano e gli agenti della sezione arrestavano quindici membri della gang Barrio 18 dopo la coraggiosa denuncia di una ragazza che aveva subito violenza. Una delle tante operazioni a tutela della sicurezza della città di cui è stato ed è protagonista. Milano gli rende omaggio per l’alta professionalità e la pronta efficacia dimostrata nell’intervento insieme a tutti gli agenti della sezione, e per il contrasto quotidiano sul territorio alla criminalità organizzata.
Ematologo di altissimo livello internazionale, clinico di riconosciuto valore, membro delle maggiori società scientifiche nazionali, Giorgio Lambertenghi Deliliers è uno dei maggiori studiosi italiani nel campo dell’ematologia e dei trapianti. Laureato in medicina e chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1964, è stato responsabile del centro trapianti di midollo dell’Ospedale Maggiore – Policlinico di Milano nel 1990, direttore dell’Unità Operativa Ematologia 1 della fondazione Irccs Ospedale Maggiore. Ha diretto il dipartimento di ematologia e oncologia e la scuola di specializzazione ematologica della stessa fondazione. Come docente e come scienziato ha collaborato con diversi atenei nel mondo. E’ direttore scientifico della Fondazione Mattarelli e della fondazione “Beat Leukemia”. Presiede il comitato etico dell’Istituto Auxologico. All’impegno professionale ha affiancato una assidua opera di volontariato presso l’ambulatorio della fondazione “Fratelli di S.Francesco di Assisi” dove è tuttora medico volontario. Con la maggiore Benemerenza Civica, Milano onora in Giorgio Lambertenghi Deliliers l’amore per la scienza e per l’umanità, dispiegati in oltre cinquant’anni di impegno ai maggiori livelli di studio, di ricerca, di attività clinica e di volontariato.
Artista dalla voce straordinaria per qualità ed estensione. Interprete versatile ed intelligente dei repertori musicali più diversi e considerata da molti critici musicali la cantante più grande a livello internazionale. Ha rappresentato, attraverso le canzoni, il cambiamento di un paese che stava passando dal dopoguerra alla “modernità” diventando, forse oltre la sua volontà, il simbolo di un’Italia in profonda trasformazione. Milano è orgogliosa di averla ospitata per molti anni e le è grata per le sue interpretazioni, per le sue scelte di libertà nell'arte come nella vita.
Presidente di “Abc – la sapienza in tavola”, cooperativa di catering del carcere di Bollate, è stata per ventidue anni educatrice nelle scuole materne statali e successivamente libera professionista nel settore della ristorazione. Dal 2004 si occupa del mondo carcerario con la fondazione della cooperativa insieme a soci sia esterni che reclusi, quale strumento di riabilitazione, reinserimento e formazione professionale. Nel 2011 ha inaugurato la sezione interna al carcere della scuola alberghiera “Paolo Frisi” di Milano, per offrire ai detenuti un percorso di studio che porta al conseguimento del diploma. Nel 2015 ha aperto “Ingalera”, il primo e unico caso di ristorante all’interno di un carcere, aperto al pubblico sia a pranzo che a cena: una struttura di integrazione sociale e di dialogo tra il carcere e la società. Milano riconosce in Silvia Polleri le più alte virtù ambrosiane di civismo, laboriosità e innovazione sociale.
Sacerdote, educatore, è responsabile pastorale delle parrocchie di Greco è protagonista del progetto Caritas “refettorio ambrosiano” : una mensa solidale aperta nell’anno dell’Esposizione Universale nei locali dell’ex teatro parrocchiale di Greco. La mensa, nata da un’idea di Massimo Bottura e Davide Rampello, coinvolge i migliori chef e designer internazionali insieme a grandi imprese, e prevede il riuso delle eccedenze alimentari. Don Giuliano continua a sostenere, promuovere e sviluppare l’esperienza di solidarietà e innovazione del refettorio anche dopo l’Esposizione Universale, come servizio stabile alla comunità ambrosiana. Don Giuliano rappresenta al meglio lo spirito cittadino di solidarietà laboriosa e creativa ed è un esempio di generosità sociale che genera e diffonde altruismo e speranza.
Presidente del comitato scientifico di Expo 2015, membro dell’International Board “We –Women for Expo”, è stata protagonista, fin dalla presentazione della candidatura di Milano, del programma scientifico e culturale legato all’Esposizione Universale. Professore ordinario di microbiologia agraria presso l’Università degli Studi di Milano, ha coordinato diversi progetti internazionali sulle tematiche dell’agricoltura e dell’ambiente. Impegnata nella cooperazione scientifica internazionale per lo sviluppo agricolo delle zone aride, è autrice di numerose pubblicazioni sulle riviste internazionali di settore. Insignita dell’onorificenza dell’ Ordine al merito della Repubblica Italiana, ha contribuito a diffondere nel mondo l’immagine di una Milano capace dei più alti traguardi di innovazione scientifica e tecnologica a favore dello sviluppo e della dignità di ogni popolo.
Inserire il Attestati di Civica Benemerenza
Nata nel 1981 su iniziativa di alcuni genitori, l’AGPD è diventata un punto di riferimento in tutta la Lombardia per le persone con Sindrome di Down. Ha svolto un lavoro incessante di mediazione, sensibilizzazione e formazione mettendo al centro della sua azione bambini, ragazzi e adulti, mettendone in luce le potenzialità e la possibilità di raggiungere una vita autonoma e indipendente. Una delle esperienze più conosciute, nate da questa associazione, è la Locanda alla Mano, il punto ristoro da tre anni presente in piazza del Cannone al parco Sempione. Un luogo amato e frequentato dove il motto dell’associazione “vola con le tue ali” è diventato un messaggio concreto per tutti.
Il sostegno alle vittime della strada e ai loro familiari è al centro dell’impegno di questa Onlus fondata a Milano nel 2005. Oltre ad offrire ampia assistenza gratuita, l’Associazione è accanto a quanti, in seguito a un incidente stradale, hanno riportato gravi disabilità, sostenendoli, insieme ai familiari, nel percorso di reinserimento nella quotidianità. AIVIS, inoltre, si pone l’obiettivo di migliorare le leggi stimolando interventi normativi in difesa delle vittime e a tutela dei sopravvissuti. L’associazione è fortemente impegnata in attività di prevenzione, attraverso campagne di educazione stradale, anche nelle scuole, e di sensibilizzazione alla guida sicura. Da luglio 2015 offre un punto di ascolto e di assistenza presso l’Istituto Gaetano Pini.
La struttura è nata dall’intuizione dei dottori Rotolo e Galmarini e in 25 anni di attività si è affermata come punto di riferimento per i cittadini e per la comunità scientifica internazionale. Il personale medico dell’ambulatorio ha messo al centro della propria missione la realizzazione di percorsi diagnostici e terapeutici sulle patologie ossee, così come la divulgazione di una cultura della prevenzione dell’osteoporosi tra donne e anziani. Dal 1989 sono stati seguiti circa 5 mila pazienti, con l’introduzione del day hospital per alcune patologie. Risultati che testimoniano la qualità del percorso intrapreso, e ormai consolidato, per migliorare l’offerta sanitaria rivolta ai cittadini.
La scuola popolare di italiano per stranieri del quartiere San Siro festeggia quest’anno i 20 anni di attività. L’associazione, che opera in un’area ad alta densità migratoria, ha accolto in questi anni almeno 5mila allievi, seguiti con dedizione da insegnanti ed educatori volontari, convinti che l’apprendimento della lingua italiana sia uno strumento fondamentale per una positiva integrazione nella vita sociale cittadina. La Scuola Donne del Mattino e la Scuola Serale di Alfabeti mirano, infatti, a migliorare le capacità di comprensione ed espressione degli studenti nella nostra lingua, così da favorire l’autonomia e la socialità nella vita quotidiana.
Ricordare Carlotta, morta a dieci anni per una grave malattia, onorare la sua memoria e fare ciò che lei avrebbe voluto fare: portare un sorriso a tutti i bambini che soffrono. Per questo Fabio e Sune Frontani fondarono l’Associazione che da oltre dieci anni si dedica ai piccoli ricoverati in ospedale offrendo loro amicizia e solidarietà. Prima a Genova, poi a Roma e quindi a Milano, Make a Wish è attiva grazie a più di 60 volontari impegnati quotidianamente nel realizzare piccoli e grandi desideri, come incontrare un personaggio famoso oppure fare il viaggio dei propri sogni. Un lavoro enorme, fondato sull’entusiasmo e determinazione a raggiungere l’obiettivo: esaudire il desiderio dei bambini malati.
Costituita nel 2001 per volontà del cardinale Carlo Maria Martini, l’Associazione è composta da volontari che dedicano il loro tempo in spirito di solidarietà alle attività di carattere culturale, religioso e sociale che si svolgono nella Diocesi di Milano e, in particolare, presso la Cattedrale. Un impegno prezioso che va dall’accoglienza di fedeli e autorità fino ai lavori, apparentemente umili ma necessari, affinché cerimonie e manifestazioni possano essere seguite e vissute da tutti nel miglior modo possibile. In occasione di Expo 2015, i volontari dell’Associazione hanno garantito, insieme agli operatori della Caritas, l’apertura e il funzionamento del Padiglione della Santa Sede presso il sito dell’Esposizione universale.
In cinquant’anni di storia, l’Associazione ha sostenuto l’imprenditoria artigiana, fornendo l’assistenza e gli incentivi necessari ad affrontare le sfide di un mercato sempre più aperto e in continua evoluzione. Un aiuto prezioso ad un comparto fondamentale per l’economia del Paese, strettamente legato alle innovazioni tecnologiche e ai progressi sociali che il tessuto produttivo italiano ha conseguito in questi decenni. Un ruolo importante svolto dalla Confederazione grazie al contributo insostituibile di imprenditori, funzionari e collaboratori che, a vario titolo, hanno dato voce e forza all’opera di rappresentanza sul territorio e di tutela degli interessi dei suoi associati.
Da 40 anni opera a Milano per realizzare interventi educativi a favore di bambini e famiglie in difficoltà. Nel corso degli anni, oltre all’accoglienza in comunità e all’assistenza domiciliare ai minori, la cooperativa è stata fortemente impegnata nella realizzazione di interventi di promozione dell’affido famigliare, del benessere e della coesione sociale di giovani e famiglie con particolare attenzione agli stranieri e alla prima infanzia. Un prezioso lavoro che si svolge in rete con enti pubblici e privati così da rispondere efficacemente alle esigenze che emergono dal territorio, favorire occasioni di incontro e relazione nella promozione di servizi innovativi sui temi della cura e tutela dell’infanzia.
Professionalità e dedizione guidano l’impegno quotidiano delle donne e degli uomini degli uffici di via Satta. Guidati dal vicequestore Antonio D’Urso, gli agenti hanno dimostrato grande abilità nel controllo del territorio e capacità di intervento contro criminalità, spaccio e illegalità. Anche nei momenti più difficili, non risparmiano la loro presenza in strada e al fianco delle istituzioni, dei cittadini, delle associazioni e sono un punto di riferimento per la comunità locale e per la città intera. Anche grazie a questa disponibilità e alla costante collaborazione di tutti gli agenti con l’Amministrazione comunale, il quartiere di Quarto Oggiaro è oggi un luogo dove è più bello vivere.
Nasce con l’intento di aiutare i cittadini più fragili nei quartieri periferici come il Lorenteggio e il Giambellino. Sostegno alle famiglie, educazione dei giovani, dialogo e relazioni sociali e di solidarietà, superamento dall’emarginazione sociale dovuta alla tossicodipendenza. Sono queste le situazioni complesse che oltre cento operatori e volontari affrontano ogni giorno, per cercare di risolvere conflitti e disagi. Un impegno ancor più meritorio perché profuso all’interno di un tessuto disomogeneo e in situazioni spesso di difficoltà sociale ed economica. Una particolare menzione al Centro Diurno di via Bellini, punto di riferimento per i giovani, di cui quest’anno ricorre il trentennale dell’attività.
Da 30 anni la Cooperativa opera per la promozione dei processi di cambiamento e accompagnamento alla crescita per i giovani. Fortemente radicata nel territorio milanese, e in particolare nelle zone Nord ed Est della città, Diapason si è distinta nella realizzazione di progetti socio-educativi rivolti all’area del disagio, a favore di minori, persone diversamente abili e famiglie in difficoltà, sia nell’ambiente di vita quotidiana che in comunità residenziali. Ha, inoltre, sviluppato una competenza specifica, ampiamente riconosciuta, nella definizione e gestione di progetti di inclusione, integrazione, sostegno scolastico e di animazione sociale, rivolti a preadolescenti, adolescenti e giovani.
Dal 1946 è parte della storia della nostra città. Attraverso iniziative culturali, di ricerca e di alta divulgazione, ha posto al centro del confronto pubblico l’analisi della realtà sociale contemporanea, spaziando tra molteplici aree di interesse. Ha saputo coniugare la riflessione teologica con l’attenzione ai problemi concreti della convivenza, intervenendo nel vivo dei dibattiti che animano la comunità civile e religiosa milanese. Il "Rapporto sulla Città", realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo e nato 20 anni fa per monitorare le trasformazioni socio-culturali del territorio, è considerato uno strumento particolarmente prezioso, riconosciuto anche a livello internazionale, per  comprendere al meglio la realtà milanese e i suoi cambiamenti.
Ha rappresentato e mostrato al mondo il fascino della Galleria ed è stato eletto dai milanesi quale luogo privilegiato per l’aperitivo, inteso come momento di convivialità. Turisti, personaggi famosi, protagonisti del cinema internazionale, grandi nomi del teatro e della musica italiana sono assidui frequentatori di questo storico locale nel salotto della città. Fondato da Davide Campari nel 1915, compie 100 anni proprio nell’anno dell’Esposizione Universale in cui Milano si conferma vetrina dell’Italia nel mondo. Una significativa coincidenza che ben si sposa con l’immagine di un luogo amato e ammirato, oltre le mode e le tendenze.
Si afferma alla Gazzetta dello Sport con una memorabile intervista a Gianni Rivera che interruppe così un lungo silenzio stampa. E 3 anni dopo fu la prima donna a diventare giornalista professionista sportiva e a condurre una trasmissione televisiva specializzata. La sua personalità eclettica l’ha portata a distinguersi anche nel mondo musicale e poetico: nei primi anni settanta scrisse infatti i testi di alcune canzoni di Rita Pavone e Domenico Modugno. E nel 2013, con la lirica "Veglia", si aggiudicò il Premio di Poesia "Alda Merini". Attiva anche nel volontariato per la tutela degli animali, è stata insignita del titolo di "Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana" per aver aperto la strada del giornalismo sportivo alle donne.
Rassegna del cinema indipendente inizialmente dedicato ai cortometraggi, è stato fondato nel 1995 allo scopo di promuovere le opere di autori italiani e internazionali. A organizzarlo sono i giovani milanesi dell’impresa culturale Esterni, che hanno saputo rendere questo appuntamento settembrino un evento irrinunciabile per il pubblico di tutte le età. Nel 2015 ha festeggiato i primi vent’anni di attività, caratterizzati non solo da una proposta artistica oggi riconosciuta a livello internazionale, ma anche dalla capacità di valorizzare gli spazi pubblici attraverso moltissimi eventi collaterali che durante il festival animano piazze, teatri, strade e musei del centro e della periferia, così traducendo concretamente l’idea di “cultura accessibile”.
Sono passati trent’anni dai primi trapianti di cuore e di fegato e il centro si conferma ancora oggi realtà d’eccellenza nazionale e internazionale nell’attività trapiantologica. Un successo che si fonda non solo sul numero degli interventi effettuati, oltre 5 mila, ma anche sui risultati ottenuti dalla banca della pelle, laboratorio specializzato in grado anche di rifornire strutture nazionali ed internazionali per interventi ricostruttivi. Un ulteriore elemento distintivo e qualificante è rappresentato dall’utilizzo di tecnologie e strumenti di ultima generazione. Strutture che esaltano il lavoro quotidiano delle equipe mediche e chirurgiche dirette dal professor Luciano Gregorio De Carlis.
Nato nel 1962 in via Sant’Andrea come american bar, da subito diventò meta privilegiata di artisti, imprenditori e professionisti amanti della mondanità. Tra i suoi clienti anche Jean-Paul Belmondo ed Eugenio Montale, che quasi quotidianamente si concedeva un Martini tra i suoi tavoli. Nel 1986 venne rilevato da Ermanno Taschera e Vincenzo Zagaria, che lo gestiscono ancora oggi, affiancando nel tempo alla tradizionale attività di american bar anche quella di una ristorazione raffinata che propone piatti della tradizione meneghina in versione contemporanea. Dal 2002 si sposta in via Senato, nella zona del quadrilatero della moda, diventando sempre più meta abituale di milanesi e affezionati turisti. Da quest’anno è nell’albo delle Botteghe Storiche Milanesi.
E’ una delle riviste a tiratura nazionale più longeve in Italia. La sua creazione, datata luglio 1945, è opera del giornalista e paroliere Gian Carlo Testoni che ha riconsegnato al jazz la dignità perduta durante il secondo conflitto mondiale, quando il regime fascista combatté il genere, definendolo “musica degenerata”. Testoni la diresse sino alla sua morte nel 1965. A lui subentrò Arrigo Polillo cui si deve la trasformazione da pubblicazione di nicchia a rivista dall’autorevolezza internazionalmente riconosciuta. Oggi, settant’anni dopo la sua fondazione, continua la sua opera di divulgazione ed educazione all’ascolto di un genere maturo, complesso e affascinante.
Un’istituzione milanese che in quarant’anni di vita ha orientato la propria identità artistica in direzione di un “teatro totale”: non solo con le consuete rappresentazioni ma anche e soprattutto attraverso la ricerca di innovativi linguaggi verbali e gestuali. Spicca il “teatro su nero” che, privo di testo ma ricco di quadri scenici, consente agli spettatori di dare una lettura originale ed emozionante dell’opera. Punto di riferimento per generazioni di bambini e “incubatore” di talenti, il Teatro ha dato vita ad una vasta produzione rappresentata sul territorio non solo nazionale. Dal 2007 propone il Festival Internazionale di Teatro e Immagine e Figura, con una drammaturgia unica e originale che contamina performance diverse, comprese la danza e le installazioni artistiche.
Oltre diecimila volontari hanno regalato tempo ed energie a Expo. La metà di loro non si era mai dedicata ad attività gratuite per gli altri ma, con grande senso di partecipazione e grazie al coordinamento di Ciessevi Milano, hanno prestato un servizio di grande qualità a tutti i visitatori dell’Esposizione universale. Sono stati un punto di riferimento e i migliori testimoni dell’ospitalità milanese. Eccellenti portatori del messaggio di solidarietà e integrazione della manifestazione per milioni di italiani e stranieri. Cittadini attivi nell’accoglienza e nel supporto dei visitatori, hanno saputo trasferire i valori e i contenuti del tema dell’Esposizione attraverso un’opera continua e discreta di informazione e sensibilizzazione.