Lo Spinosauro: il primo vero dinosauro nuotatore

Lo Spinosauro: il primo vero dinosauro nuotatore

È il più grande dinosauro predatore mai vissuto sulla Terra, oltre due metri più lungo del più grande esemplare conosciuto di Tyrannosaurus rex. Un corpo da carnivoro, una enorme vela dorsale, collo da pellicano, testa da coccodrillo, piedi da fenicottero e una coda a nastro, potente propulsore nell’acqua.

Il Museo di Storia Naturale di Milano oggi espone il cranio di Spinosauro più completo al mondo, ed è co-protagonista di una serie di recenti scoperte che hanno rivelato come circa 97 milioni di anni fa questo animale si adattò a vivere e cacciare in ambiente acquatico.

Lo Spinosauro: il primo vero dinosauro nuotatore

Questa vera rivoluzione nelle conoscenze sui dinosauri inizia l’11 settembre 2014, nel Quartier Generale della National Geographic Society (Washington D.C.), quando un gruppo di paleontologi italiani, statunitensi, inglesi e marocchini annuncia in anteprima mondiale la scoperta di uno scheletro di Spinosaurus aegyptiacus, che diventa subito il primo dinosauro semi-acquatico conosciuto. Le molte ossa, estratte da una collina del Sahara marocchino, permettono di comprendere bene l'aspetto, le proporzioni e le inusuali abitudini di vita di questo animale, che con i suoi 15 metri di lunghezza si conferma anche il più lungo dinosauro predatore di tutti i tempi. La scoperta viene pubblicata su Science con il titolo “Semiaquatic Adaptations in a Giant Predatory Dinosaur”. Il fossile ha 97 milioni di anni ed è lo scheletro di Spinosauro più completo nella storia della paleontologia, che permette finalmente di conoscerne le proporzioni corporee e ne mostra i principali adattamenti alla vita semiacquatica: uno stile di vita finora sconosciuto nei dinosauri. Quello che emerge è un mosaico anatomico che rivela un esperimento estremo di madre natura - quasi un drago medievale - più quadrupede che bipede, più anfibio che terricolo.

Lo Spinosauro: il primo vero dinosauro nuotatore

Poco meno di sei anni più tardi, il 29 aprile 2020, lo stesso team internazionale annuncia in anteprima mondiale la scoperta della prima coda completa di Spinosauro. Appartiene allo stesso esemplare rinvenuto nel 2014, ma all’epoca nessuno sapeva che la coda fosse ancora sotto la sabbia, a pochi metri di distanza dalle prime ossa, sepolta da quasi 100 milioni di anni. Lavorando nel deserto in condizioni di scavo estreme e poi in laboratorio con modelli tridimensionali, i ricercatori si accorgono che una coda lunga, alta e piatta come quella di alcuni tritoni - mai vista in nessun altro dinosauro – doveva funzionare come un potente organo di propulsione, perfetto per cacciare nei grandi fiumi del Cretaceo. Fino a quel momento si ipotizzava che la coda dello Spinosauro fosse come quella degli altri dinosauri, stretta e affusolata. La nuova scoperta rende questo esemplare anche il dinosauro predatore più completo di tutta l’Africa continentale.

L’articolo scientifico viene pubblicata su Nature e si guadagna anche la copertina, mentre il National Geographic (principale sponsor del progetto) pubblica online un servizio speciale. Le ossa della coda, estratte dal deserto del Sahara marocchino tra il 2015 e il 2019, vengono depositate all’Università di Casablanca, insieme al resto dello scheletro.

 



nelle foto dall'alto: 1. Dettaglio del modello di Spinosauro realizzato da GeoModel. Foto S. Maganuco 2. Modello di Spinosauro realizzato da Geomodel per la mostra del 2015 a Milano 3. Frame dall'animazione in computer grafica del nuovo look di Spinosaurus. Modellazione: Davide Bonadonna e Fabio Manucci. Animazione e texturing: Fabio Manucci. Color Desing: Davide Bonadonna e DI.MA. Dino Makers.