Bambola in terracotta

Bambola in terracotta

Bambola in terracotta caratterizzata dagli arti snodabili: le braccia sono collegate al corpo attraverso cavetti; le gambe, invece, sono costituite da due elementi distinti connessi da cavetti alle ginocchia e da perni nei fori passanti dei tre tenoni realizzati all’altezza delle anche. I piedi, ben modellati, hanno dita distinte. 

Le bambole in terracotta (pupae) furono in uso nel mondo greco fin dalla fine del VII secolo a.C. Con il tempo l’aspetto delle bambole fu perfezionato, reso più simile a quello di graziose donne adulte: gli arti furono resi mobili e i capelli si acconciavano secondo la moda del tempo; inoltre, le bambole furono dotate di abiti di stoffa, gioielli e accessori, così le bambine potevano addobbare a proprio piacimento il proprio giocattolo proprio come accade oggi. 

Le bambole assumevano un significato sacrale e iniziatico, quando erano offerti a divinità come Artemide, Afrodite e Demetra, a segnare il passaggio delle fanciulle all’età adulta. 

La bambola appartiene alla Collezione del Museo del Teatro alla Scala. 

Datata al IV secolo a.C. 

Esposta nella Sezione Greca

BibliografiaIl Mondo dei Greci. Guida, Milano 2008.