Progetto "Futura Memoria" - APS Yard

Progetto "Futura Memoria" - APS Yard

  • luogo

    Milano

  • data
    dal 09 dic 2021 al 25 mar 2022

Il progetto Futura Memoria ha permesso ad APS Yard di costruire un percorso di memoria condivisa insieme a studenti delle scuole superiori.

Il progetto è frutto dell’impegno di Aps Yard, Social Metix ETS, Associazione Zero Zero, con la collaborazione di Upre Roma. L'associazione APS Yard ha realizzato questo progetto grazie all’impegno di un gruppo di giovani “under-21”, composto da dieci ragazze e ragazzi. Con loro sono state coinvolte diverse scuole milanesi, nella realizzazione di percorsi di riflessione sulla storia, che potessero stimolare una conversazione sul presente e sul futuro, tra le nuove generazioni di milanesi. Il progetto voleva partire dalla valorizzazione di alcune date cardine della storia antifascista e antirazzista milanese e globale.

Percorso sul fascismo e il razzismo

  • 27 Gennaio 1945 Il giorno della memoria, una data che ha visto la liberazione dei superstiti di Auschwitz e tra loro anche alcune persone appartenenti alle famiglie milanesi deportate.
  • 25 Aprile 1945 Il giorno della liberazione di Milano da parte delle truppe partigiane ai comandi del Comitato di Liberazione Nazionale – Alta Italia
  • 19 Febbraio 1937 giorno di inizio del massacro di Addis Abeba, lo Yekatit 12. Dal 19 al 21 Febbraio i morti in Etiopia per mano italiana, secondo gli storici, furono circa 19.000.

Percorso sulla strategia della tensione
12 Dicembre 1969 Il giorno della strage di piazza Fontana, a cui è seguita la morte di Giuseppe Pinelli e che ha dato il via alla strategia della tensione.

Le attività proposte:

  • Una piccola biblioteca tematica permanente, con una selezione di 10 titoli scelti con l’aiuto dell’Associazione Zero Zero.
  • Un’assemblea storica di approfondimento, con la presenza di esperti e persone competenti, ma anche con la mediazione di metodologie di educazione non formali e frontali.
  • La produzione di Mini-Video e Info grafiche che possano trasmettere dei messaggi, per rinnovare la memoria.

Assemblee d’Istituto #FuturaMemoria
In diversi licei milanesi sono state realizzate Assemblee d’istituto tematiche, in collaborazione con le studentesse e gli studenti, la famiglia Pinelli, lo storico Aldo Giannuli e Memoria Antifascista.

In questa fase del progetto sono state selezionate insieme a studentesse e studenti i materiali migliori per raccontare la strategia della tensione nelle rispettive scuole e organizzate diverse assemblee. Inoltre il 9 Dicembre con il Liceo Artistico Statale Umberto Boccioni e il Liceo Artistico Caravaggio è stato organizzato “Arte in Piazza” un pomeriggio di attività artistiche, per dare corpo agli stimoli e agli spunti emersi in seguito alle Assemblee d’Istituto elezioni di approfondimento sulla strage di Piazza Fontana.

Il 14 Dicembre in sinergia con il progetto Arte a San Siro, è stata promossa un’iniziativa in ricordo di Giuseppe Pinelli, abitante del quartiere, in occasione della richiesta di intitolazione della via Micene in via Pinelli. Attraverso un murales è stato ridato spazio alla sua storia, utilizzando strumenti propri delle culture urbane, per avvicinare i più giovani e anche un pubblico variegato che possa nell’arte visuale trovare interesse ad approfondire la morte di Pino Pinelli.

La serata di inaugurazione dell’opera ha visto la partecipazione delle figlie di Pinelli, Claudia e Silvia e degli autori della Graphic Novel “Volo senza un grido” edito da Becco Giallo, selezionata proprio dai giovani partecipanti al progetto e portato in ogni scuola in cui è stata fatta assemblea.

Giornata della Memoria
La memoria è lo strumento più forte che abbiamo per evitare gli errori del passato e per valorizzare il tessuto comune e i valori condivisi della città, senza memoria non c’è futuro, senza comprendere il legame tra passato e presente non possiamo immaginare un futuro, migliore. Con questo spirito APS Yard ha invitato le scuole superiori a organizzare delle assemblee d’istituto di approfondimento storico, mettendo a disposizione relatrici e relatori disponibili a raccontare in occasione della giornata della memoria, la lotta contro il nazifascismo e contro le leggi razziali.

Grazie al coinvolgimento di studentesse, studenti e del corpo docente sono state organizzate diverse assemblee con la partecipazione online di Moni Ovadia e in presenza di Luca Casarotti storico e presidente dell’anpi Pavia e attiviste di Mediterranea Saving Humans,Edith Bruck è stata invece disponibile a registrare un'intervista con domande raccolte da più scuole sul senso della memoria.

Le persone e realtà coinvolte per interagire con le scuole sono state: Edith Bruck, Moni Ovadia, Mediterranea Saving Humans, Upre Roma già coinvolta nella strutturazione del progetto. Con Edith Bruck è stato inoltre realizzata una breve intervista insieme alle ragazze e i ragazzi “under21” coinvolti nel progetto e pubblicato un breve estratto sui nostri social.

EDITH BRUCK
Edith Bruck nome d'arte di Edith Steinschreiber (Tiszabercel, 3 maggio 1931) è una scrittrice, poetessa, traduttrice e regista, testimone della Shoah ungherese naturalizzata italiana. Edith Bruck è l'ultima dei sei fi gli di una povera famiglia ebraica. Conosce, fin dall'infanzia, l'ostilità e le discriminazioni che nel suo Paese, come nel resto d'Europa, investono gli ebrei. Nella primavera del 1944, a tredici anni, dal ghetto di Sátoraljaújhely viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi, fi no all'aprile del 1945 quando verrà liberata insieme alla sorella. Edith Bruck fa parte di quella seconda generazione di testimoni che nel decennio 1959-69produce in Italia nuovi importanti memoriali dell'Olocausto, prima della grande proliferazione di racconti successiva agli anni novanta. A differenza dei primi testimoni della Shoah, Bruck non limita la sua narrazione agli eventi nel lager, ma racconta la sua infanzia prima della sua deportazione e l'ostilità continua dell'Europa verso i sopravvissuti, anche dopo la guerra.

MONI OVADIA
alomone Ovadia, detto Moni, nasce il 16 aprile 1946 a Plovdiv, in Bulgaria, da una famiglia di ascendenza ebraica sefardita, trasferitasi a Milano. Moni si laurea in Scienze Politiche all'Università Statale, e nel frattempo intraprende la carriera di musicista e cantante, sotto laguida di Roberto Leydi, nel Gruppo dell'Almanacco Popolare. Moni Ovadia è uno scrittore, attore, musicista e regista dedito al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell'Europa orientale.

MEDITERRANEA SAVING HUMANS
Mediterranea è una piattaforma di realtà della società civile arrivata nel Mediterraneo centrale dopo che le ONG, criminalizzate dalla retorica politica senza che mai nessuna inchiesta abbia portato a una sentenza di condanna, sono in gran parte state costrette ad abbandonarlo. Con Mediterranea abbiamo parlato dei lager libici e le condizioni di prigionia e schiavitù a cui sono costrette le persone che vi migrano dall’african subsahariana.

YEKATIT 12
Attraverso riflessioni sul fascismo e razzismo italiano, APS Yard ha notato che studentesse e studenti avevano tante domande sul colonialismo italiano, scarsamente approfondito nei programmi scolastici italiani. Per questa ragione ha realizzato infografiche e minivideo, diffusi attraverso i social e inviati a studentesse e studenti, sul massacro di Addis Abeba.
Una giornata per ricordare gli orrori e le vittime del colonialismo italiano, un approfondimento per non dimenticare il massacro di Addis Abeba.
Lo #Yekatit12 ovvero il 12 di Febbraio (secondo il calendario etiopico che equivale al 19 Febbraio nel calendario gregoriano), la data in cui avvenne la strage di Addis Abeba: nel 1937 tra il 19 al 21 Febbraio la città fu teatro di diversi episodi di brutale violenza e di rappresaglia contro i civili etiopi, compiuti da civili italiani, militari e squadre fasciste. Il 19 Febbraio 1937 due giovani uomini della resistenza etiope, Abraham Deboch e Mogus Asghedom, durante una celebrazione, tentano di uccidere la massima autorità in città: il viceré Rodolfo Graziani: Graziani, e prima di lui Badoglio, si era distinto per aver ordinato esecuzioni sommarie, volte a piegare la popolazione civile, data la difficoltà incontrata dall'esercito italiano nella guerra contro l'esercito etiope. La guerra doveva finire a tutti i costi, così Badoglio decise di usare gas letali, infrangendo le leggi militari dell'epoca, e Graziani poi si accanì sulla popolazione. A partire dal 19 febbraio, subito dopo l’attentato, gli Italiani prendono i manganelli, picchiano e uccidono tutti coloro che trovano per strada. Nel pomeriggio, poi, la repressione diventa scientifica: gli Italiani si muovono in gruppi, inseguono i civili, bruciano le case, aspettano che le persone scappino e finiscono chi fugge con le bombe a mano. Per ordine di Mussolini “tutti i civili e religiosi sospetti devono essere passati per le armi, e senza indugi”. Dal 19 al 21 febbraio 1937 i morti in Etiopia per mano italiana, secondo gli storici, furono circa 19.000. Nel 1955 in memoria di tutte le vittime delle repressioni fasciste avvenute durante l'epoca coloniale, venne eretto un monumento che porta il nome della data stessa, alla quale è anche intitolata la piazza Yekatit 12. Il monumento fu realizzato da scultori etiopi e jugoslavi, in occasione della visita ufficiale in Etiopia del maresciallo Tito.

25 Aprile
Per il 25 Aprile APS Yard ha voluto realizzare una serie di laboratori e momenti di approfondimento con il gruppo under21 sul colonialismo italiano, per capire come trattare il tema con i loro coetanei.  Sono state realizzate una serie di infografiche su Yekatit 12, il massacro fascista di Addis Abeba e deciso di portare i racconti di partigiani dimenticati che raccontano come antifascismo e antirazzismo vadano costruiti insieme, facendo emergere le storie della resistenza al fascismo e al colonialismo. Sono stati proposti una serie di incontri chiamati “Lotta Partigiana, Lotta Decoloniale, storie di partigiani d’oltremare” con Diana Pavlovic, che ha fornito strumenti per ricordare Tzigari e i partigiani Rom, Luca Casarotti, storico e presidente dell’Anpi Pavia che ha raccontato il progetto di ricerca “partigiani d’oltremare” e l’esperienza della banda mario.

All’autore Pap Khouma, è stato chiesto di raccontare delle truppe senegalesi che parteciparono alla liberazione dal nazi fascismo in Europa a cui venne impedito di sfilare nella Parigi liberata perché neri. Angelica Pesarini, ricercatrice ed esperta di studi di genere e razzismo, ha condiviso materiali e racconti su Giorgio Marincola, partigiano italo-somalo.
Il 25 Aprile 2021 è stata posata una targa in memoria di Giorgio Marincola e Giuseppe Tzigari, insieme ad alcune sezioni ANPI, alla famiglia di Marincola e Angelica Pesarini, al movimento Kethane, Upre Roma e il figlio di Giuseppe Tzigari.

Il 25 Marzo 2022, infine, APS Yard insieme alle associazioni Upre Roma e Razzismo Brutta Storia ha esposto al liceo Manzoni i temi Porrajmos, colonialismo italiano e razzismo, in occasione di una tre giorni organizzata per parlare di Antifascismo.

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