L'Annunciazione, Savinio di Giuliana Nuvoli

L\'Annunciazione, Savinio di Giuliana Nuvoli

Io ti guardo, Maria, 
piccola creatura della terra, e mi si stringe il cuore.
Hai le braccia appena incrociate, quasi a proteggere un ventre già invaso. Non sai chi, né come, vi sia entrato. Mi hanno mandato a te perché avrai un figlio: te lo dovrai curare, crescere. Lo vedrai diventare uomo e te lo strapperanno dalle braccia per metterlo in croce. Potrai solo riabbracciare il suo corpo straziato.

Io ti guardo, Maria,
e non ricordo più bene le parole del messaggio. 
Ti ho detto qualcosa: tu non hai inteso bene tutto. Hai solo detto “Sia fatta la sua volontà…”. Come tutte le donne hai imparato prima a obbedire, poi a vivere. E per te la vita è questo: crescere nel tuo ventre un germoglio, che diventi un albero e dia i suoi frutti. Ma non potrai staccarli dalla pianta, né assaggiarli mai.

Io ti guardo, Maria,
dall’universo senza confini che giace fuori da questa finestra. Su una piccola sedia, sei composta, raccolta in te in quello spazio angusto; e non sfugge il tuo volto che ha già preso i contorni della dolcezza e della dedizione. Non ho mai visto, fanciulla, una cosa più grande, e solenne, e da venerare del tuo tenero corpo e del tuo capo reclinato in avanti. Anche il Dio che qui mi ha mandato ha compreso, solo adesso, il senso pieno della parola Amore.
 


Giuliana Nuvoli | Biografia

Giuliana Nuvoli è stata professore di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Milano sino al 2017. La sua ricerca copre l’intero arco della letteratura italiana dalle origini ai nostri giorni. Negli ultimi vent’anni la sua ricerca si è concentrate su Dante e letteratura e cinema, in una costante attenzione alla interdisciplinarità. 


 

In foto: Alberto Savinio, L'annunciazione, 1932, particolare