Mostra Palazzo Marino 2021

Il Rinascimento di Bergamo e Brescia
Lotto, Moretto, Savoldo, Moroni
Una mostra, curata da Francesco Frangi e Simone Facchinetti, che omaggia la civiltà figurativa che si sviluppa nel corso del Cinquecento a Bergamo e a Brescia del tutto originale nel coevo panorama italiano e capace di declinare in modo autonomo quella che Giorgio Vasari chiamava la “maniera moderna”.
I personaggi di quelle vicende assumono una dimensione autentica, quotidiana, ottenuta grazie allo studio attento dei fenomeni luministici e a un linguaggio non idealizzato, teso a restituire con immediatezza la verità delle cose e degli atteggiamenti.
Attraverso le opere realizzate a Bergamo da Lorenzo Lotto e quelle dei maggiori esponenti della scuola bresciana e bergamasca, come Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, Giovan Girolamo Savoldo e Giovan Battista Moroni, l’iniziativa di Palazzo Marino intende illustrare i raggiungimenti più spettacolari di questa stagione artistica, la cui vocazione naturalistica costituirà la principale fonte di ispirazione per il giovane Caravaggio, negli anni della sua formazione lombarda.
In questo senso l’evento espositivo vuole proporsi anche come un omaggio a Roberto Longhi, il grande storico dell’arte scomparso cinquant’anni fa, che proprio nell’ambito dei suoi studi sul maestro milanese seppe per primo valorizzare l’originalità della tradizione bergamasca e bresciana e il suo ruolo decisivo nella genesi del realismo caravaggesco.

Lorenzo Lotto
Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria, un angelo e Nicolò Bonghi
1523
Olio su tela
Bergamo, Accademia Carrara

Alessandro Bonvicino detto il Moretto
San Nicola di Bari presenta alla Vergine con il Bambino gli allievi di Galeazzo Rovellio (pala Rovellio)
1539
Olio su tela
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

Giovan Girolamo Savoldo
Adorazione dei pastori
1540
Olio su tavola
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

Giovanni Battista Moroni
Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria, san Francesco d’Assisi e un devoto in preghiera
1551-1554 circa
Olio su tela
Milano, Pinacoteca di Brera
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Opere
nei Municipi
GIOVANNI BATTISTA MORONI RITRATTO DI GIORGIO PASSO
Municipio 2
Milano, Cascina Turro Piazza Governo Provvisorio, 9
11 dicembre 2021 – 18 dicembre 2021
Da lunedì a venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 - Sabato e domenica dalle ore10.00 alle ore 18.00
Sede Municipio 8
Milano, Villa Scheibler Via Felice Orsini, 21
21 dicembre 2021 – 31 dicembre 2021
Lunedì – venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 24 e 31 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Chiuso il 25 dicembre
GIOVANNI BATTISTA MORONI RITRATTO DI BARTOLOMEO COLLEONI
Municipio 3
Milano, Aula Consiliare Via Sansovino, 9
11 dicembre 2021 – 26 dicembre 2021
Tutti i giorni dalle ore 14.00 alle ore 18.00. Chiuso il 25 dicembre
Municipio 4
Milano, Sala del Consiglio Via Oglio, 18
6 gennaio 2022 – 12 gennaio 2022
Lunedì – venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.00 6 gennaio e festivi dalle ore 15.00 alle ore 19.00
PITTORE BERGAMASCO RITRATTO DI R.A. TORRE
Municipio 7
Milano, Emeroteca Via Cimarosa 1
11 dicembre 2021 – 26 dicembre 2021
Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Chiuso il 16 dicembre
PER ACCEDERE ALLE MOSTRE È OBBLIGATORIO PRESENTARE IL GREEN PASS ALL'INGRESSO ED ESSERE MUNITI DI MASCHERINA
APPROFONDIMENTO SULLE OPERE
Il “Ritratto di Giorgio Passo” (1569), di Giovanni Battista Moroni è il primo dei tre capolavori della Pinacoteca del Castello Sforzesco che saranno esposti nei 5 Municipi milanesi. Il dipinto ha curiosamente dato origine a una serie di equivoci, perché nella trascrizione del documento, nel XIX secolo, “Passo” veniva letto come “Tasso” e si pensò, erroneamente, al filosofo Ercole Tasso. Solo nel 1981 il mistero trovò soluzione grazie allo studioso Alberto Bellotti: il giovane nobile che punta l’indice per chiedere attenzione è in effetti Giorgio Passo Preposulo, un giurista che ricoprì importanti cariche pubbliche nella sua città, Bergamo, a cui era molto legato. Come peraltro l’autore del quadro, il Moroni, originario di Albino e formato nella bottega del Moretto, che fu attivissimo a Bergamo e a Brescia, dipingendo sia ritratti che opere sacre.
La seconda opera, sempre proveniente dalle Civiche Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco, è un’altra tela di Giovanni Battista Moroni, il “Ritratto di Bartolomeo Colleoni”, dipinto tra il 1566 ed il 1569. Come nelle impostazioni medaglistiche, di profilo è a mezzo busto e il condottiero Bartolomeo Colleoni veste la sua corazza a capo scoperto. Sotto di lui, in caratteri epigrafici, non c’è solo il suo nome ma anche la provenienza: Bergamo. Oltre al ritratto esiste un’incisione, cui forse il dipinto servì da modello, oltre ad una terza versione di proprietà dell’avvocato bergamasco Paolo Bisetti. Questa è un’opera chiave del Moroni per il tentativo di naturalizzare e umanizzare il rigido profilo quattrocentesco, tipico di questo genere di dipinti. E lo fa attraverso una stesura sensibile, densa di riflessi, attenta alla luce e alle espressioni, specchio della statura morale dell’illustre condottiero immortalato.
Il terzo dipinto è il “Ritratto di R.A. Torre”. Il personaggio è un conte, il conte Torre Tassis all’età di 82 anni. Nel quadro compare un’insegna araldica corrispondente alla famiglia dei Toriani, il cui ramo bergamasco era noto come “Della Torre” o “Torre Cortesi”. Ma la particolarità del quadro risiede nel “togliere”: non vi è intento celebrativo o retorico alcuno. Ormai calvo e anziano, il conte si presenta in un piano ravvicinato e ciò rende l’analisi sul suo volto molto affascinante: è rischiarato da una luce morbida e lenta che batte sulla fronte e ci permette di indagare minuziosamente i suoi particolari fisionomici. L’autore è ignoto, ma appartiene alla cerchia dei bergamaschi operanti nel tardo Cinquecento e l’opera è stata dipinta tra il 1550 ed il 1575.

Giovanni Battista Moroni
Ritratto di Giorgio Passo
1569 - olio su tela
Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco

Giovanni Battista Moroni
Ritratto di Bartolomeo Colleoni
1566-69 - olio su tela

Pittore bergamasco
Ritratto di R.A. Torre
Terzo quarto del XVI secolo - olio su tela
Milano, Pinacoteca del Castello Sforzesco
Sede
Ingresso libero
Date
Orari di apertura al pubblico
Giovedì dalle ore 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00)
Chiusure anticipate - aperture posticipate
7 dicembre chiusura ore 12.00 (ultimo ingresso alle ore 11.30)
venerdì 24 e 31 dicembre 2021 chiusura ore 18.00
(ultimo ingresso alle ore 17.30)
Festività
Infomostra
PER ACCEDERE ALLA MOSTRA È OBBLIGATORIO PRESENTARE IL GREEN PASS ALL'INGRESSO
ED ESSERE MUNITI DI MASCHERINA











