Parco dei Capitani (ex area Palasport)

Municipio 8
Ingresso: via Tesio
Orari: sempre accessibile 
Come arrivare: M5 San Siro Stadio | bus 49 | 64 | 72 | 78 | 80

Superficie: 51.832 mq
Anno di realizzazione: 2016
Progetto: Comune di Milano

Cosa fare al parco 

  • passeggiare
  • sosta e relax
  • correre e andare in bicicletta

Il parco in breve

Accanto allo stadio di San Siro dove un tempo sorgeva il Palasport vi è ora un grande giardino, dedicato ai capitani di Inter e Milan, Giacinto Facchetti e Cesare Maldini, campioni delle due squadre di calcio simbolo di Milano. 
In questo parco è possibile rilassarsi correndo, passeggiando o sostando lungo viali dove sono presenti boschetti con aceri, cedri, il bagolaro e diverse specie di pioppi.

Nell’area sorgeva il palasport di San Siro, un'arena coperta, tra le più grandi del mondo, a pianta circolare e con profilo a doppia curvatura (a sella di cavallo) edificata a fianco dello stadio Giuseppe Meazza di Milano. Inaugurato nel 1976, l'impianto polifunzionale poteva accogliere fino a 18.000 spettatori per competizioni di atletica leggera e di ciclismo, oltre che manifestazioni e spettacoli di vario tipo, e fu anche l'arena casalinga della squadra di pallacanestro Olimpia Milano. Il 17 gennaio 1985, a causa di una eccezionale nevicata, la tensostruttura in cavi di acciaio che reggeva il manto di copertura subì un dissesto improvviso che comportò l'abbassamento dello stesso di alcuni metri. A seguito di tale evento, la struttura rimase abbandonata per tre anni aggravando il deperimento causato dalle intemperie. I responsabili dell'opera, considerando la possibilità di costruire un nuovo impianto più grande e più moderno che avrebbe dovuto sorgere sulla stessa area, decisero per la demolizione totale.

Lo spazio in cui sorgeva il palazzetto è stato interdetto per diversi anni all'accesso e l'area si è trasformata in un piccolo bosco. Oggi la sistemazione restituisce un nuovo spazio verde alla città, ma quest’area merita una riqualificazione complessiva che riordini e ridisegni sotto il profilo urbanistico e ambientale il complesso delle aree attorno allo stadio. In futuro l’attuale “parco” assieme aree all'intorno saranno infatti oggetto di una generale riorganizzazione correlata alla riqualificazione dello stadio del calcio della città di Milano. Al momento, in corrispondenza dei due ingressi posti in via Federico Tesio, sono state realizzate due area di sosta con panchine e impianto di illuminazione, collegate da un percorso in calcestre semicircolare. Nel prato che si apre in prospettiva verso lo stadio Giuseppe Meazza, sono state realizzate tre aree ovoidali con specie perenni ed erbacee al fine di creare dei prati fioriti.

Il parco è stato realizzato e intitolato “in memoria di Giacinto Facchetti (Treviglio, 18 luglio 1942–Milano, 4 settembre 2006) e di Cesare Maldini (Trieste, 5 febbraio 1932 – Milano, 3 aprile 2016) campioni in campo, con i colori di Inter, Milan, della Nazionale Italiana, e nella vita”.

Cesare Maldini, calciatore italiano, allenatore di calcio e padre di Paolo Maldini, da giocatore fu una bandiera del Milan, vestendo la fascia di capitano sia dei rossoneri sia della Nazionale. Da allenatore guidò sia l'Under-21 italiana, vincendo per tre edizioni consecutive (1992, 1994, 1996) il campionato europeo, sia la Nazionale maggiore partecipando al campionato del mondo 1998 svoltosi in Francia. Negli anni a Milano Maldini vinse quattro scudetti, una Coppa Latina e, soprattutto, la Coppa dei Campioni alzata il 22 maggio 1963 a Wembley, dopo aver battuto in finale il Benfica di Eusébio: si trattò di un successo storico, il primo dei rossoneri – nonché di un club italiano – nella manifestazione. Lasciò il Milan dopo aver disputato nelle sue file 347 partite. Intrapresa la carriera federale, nel 1980 venne scelto come allenatore in seconda del commissario tecnico dell'Italia, Enzo Bearzot, partecipando in questa veste alla vittoria azzurra nel campionato del mondo 1982 in Spagna.

Giacinto Facchetti, calciatore italiano e dirigente sportivo, vestì la maglia dell’Inter dal 1960 al 1978 conquistando nove trofei sia a livello nazionale (quattro campionati e una Coppa Italia) che internazionale (due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali). Da giocatore fu anche Capitano della Nazionale italiana dal 1966 al 1977, partecipando alla vittoriosa edizione del campionato europeo del 1968, che rappresenta il primo e tuttora unico successo dell'Italia nella competizione. Con la maglia azzurra ha preso parte anche a tre edizioni del campionato mondiale (1966, 1970, 1974) laureandosi vicecampione nel 1970. Lasciò la carriera agonistica collezionando con la maglia dell'Inter in totale 634 presenze e 75 reti. Da dirigente sotto la sua presidenza, l'Inter ha vinto un campionato, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane.

Principali specie arboree

  • acero americano (Acer negundo L.)
  • ailanto (Ailanthus altissima Mill.)
  • bagolaro (Celtis australis L.)
  • cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara Roxb.)
  • ciliegio (Prunus avium L.)
  • frassino (Fraxinus excelsior L.)
  • olmo (Ulmus L.)
  • pino himalayano (Pinus wallichiana A.B.Jacks.)
  • pioppo grigio (Populus x canescens)
  • pioppo lombardo (Populus nigra "Italica")
  • pioppo nero (Populus nigra L.)
  • platano (Platanus L.)
  • robinia (Robinia pseudoacacia L.)
  • sofora (Sophora japonica L.)
  • storace americano (Liquidambar styracifluaL.)
  • tiglio selvatico (Tilia cordata Mill.), zelkova (Zelkova spp.)

Immagine

Aggiornato il: 18/10/2022