Giardini Italo Pietra

Municipio 3

Ingresso: Corso Indipendenza
Orario: sempre aperto
Come arrivare: M1 Palestro

Superficie: 15.000 mq
Anno di realizzazione: 1793
Architetti: Leopold Pollack; Ettore Silva
Restauro: anno 1990 Ufficio Tecnico Comune Milano

Cosa fare al parco

  • 3 aree giochi
  • passeggiare
  • sosta e relax
  • ciclabile
  • 1 campo da basket recintato

Specificità e storia

Il giardino, intitolato al comandante partigiano e giornalista Italo Pietra, si trova tra piazza del Risorgimento e piazzale Dateo. Il filare alberato al centro di Corso Indipendenza nasce con il piano regolatore Beruto, il primo di Milano, secondo il quale la città doveva svilupparsi attraverso moduli di assi stradali intervallati da piazze, giardini e viali alberati.

Il giardino permette di passeggiare tra filari di ippocastani, al centro dei quali vi è una fontana dedicata a Pinocchio opera di Fagioli. La ciclabile che lo costeggia è un rettilineo che quasi senza interruzioni consente di raggiungere l’Idroscalo e il Parco Forlanini.

La pavimentazione é in terra stabilizzata e in pietra naturale.

I giardini si sviluppano in parte sull'asse viario est costituito da corso Concordia, corso Indipendenza, corso Plebisciti e viale Argonne; formatosi con lo sviluppo urbanistico della città e concretizzatosi con l'attuazione dei primi piani regolatori.

Infatti con il primo Piano Regolatore steso ad opera dell'ingegner Cesare Beruto (approvato nel 1889), si pone attenzione ai problemi della morfologia urbana, grazie all'organizzazione della griglia stradale secondo una gerarchia di assi principali, percorsi secondari e l'utilizzo degli spazi dei viali alberati, dei giardini e delle piazze come elementi ordinatori dell'impianto urbano.

Il Beruto disegna l'asse viario come una struttura conchiusa che inizia da uno slargo in porta Monforte e si sviluppa con una sequenza di spazi a verde e filari alberati come una passeggiata disposta tra due piazze: piazza Risorgimento e piazzale Dateo.

Questa soluzione rimarrà sostanzialmente inalterata sino ad oggi con l'inserimento nel 1956 della fontana e del monumento a Pinocchio, della più recente pista ciclabile affiancata ai giardini percorribile nei due sensi di marcia e protetta dal traffico stradale con una recinzione; e di alcuni spazi destinati ad aree gioco e alla pratica sportiva.

In prossimità di via Ciro Menotti, che taglia trasversalmente i giardini, è situata la fontana con monumento al burattino Pinocchio, protagonista del celebre romanzo per ragazzi "Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino" di Carlo Lorenzini detto Collodi.

La statua in bronzo, opera del 1955 di Attilio Fagioli (1877-1966), fu donata alla città di Milano dalla "Famiglia Artistica", con solenne inaugurazione, il 19 maggio 1956. I giornali locali diedero molto risalto all'opera che con orgoglio campanilistico fu pubblicizzata come "il Pinocchio della Madonnina" sottolineando come il personaggio rappresentato da Fagioli fosse ben diverso e maggiormente realistico di quello realizzato dallo scultore Emilio Greco per il paese di Collodi. L'opera, fusa presso la fonderia artistica Battaglia, ritrae Pinocchio diventato bambino che osserva il corpo inanimato del burattino che era. Ai lati del basamento sono raffigurati il Gatto e la Volpe.

Al centro, nel pilastro che sorregge Pinocchio, è inscritta una frase del poeta Antonio Negri che ha ispirato l'opera dello scultore: "Com'ero buffo quand'ero un burattino! E tu che mi guardi, sei ben sicuro di aver domato il burattino che vive in te?". Il gruppo scultoreo subì nel tempo vari danneggiamenti e lo stesso Fagioli, molto affezionato a questo che fu uno degli ultimi lavori, si adoperò più volte al suo restauro. Il successivo e protratto stato di incuria in cui versava la scultura è stato oggetto di una interrogazione parlamentare da parte di Delmastro Delle Vedove al Ministro per i beni e le attività culturali nel settembre 2004. L'opera infatti si presentava visibilmente danneggiata dagli atti vandalici: il Gatto era stato rubato e rimanevano solamente le impronte delle zampe; il naso di Pinocchio era stato spaccato. Inoltre la fontana era da tempo inattiva. Alcune persone negli ultimi anni si erano mobilitate per riportare la fontana nelle sue condizioni originarie, tra cui Sandra Tofanari, nipote dell'autore della statua, che si è offerta di eseguire personalmente il restauro.

La scultura, riportata alle condizioni originarie, è stata nuovamente inaugurata dopo il restauro il 18 dicembre 2013. Nel 2016 i giardini sono stati intitolati al giornalista e comandante partigiano Italo Pietra (1911-1991)

Specie arboree

  • bagolaro (Celtis australis)
  • cedro dell'Atlante (Cedrus atlantica)
  • cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara)
  • ippocastani (Aesculus hippocastanum)
  • magnolia sempreverde (Magnolia grandiflora)
  • ribes (Ribes spp.), tiglio (Tilia spp.)
  • tiglio nostrano (Tilia platyphyllos)
  • tiglio selvatico (Tilia cordata)


Specie arbustive

  • carpino bianco (Carpinus betulus)
  • nocciòlo (Corylus avellana)
  • pittosforo (Pittosporum tobira)

Acqua e dintorni

È presente una fontana con un monumento dedicato a Pinocchio 

Immagine

Aggiornato il: 15/12/2022