Politiche abitative. Il Comune si aggiudica 28 milioni di finanziamento Cipe per riprogettare i quartieri popolari di Corvetto e Gorla

Politiche abitative. Il Comune si aggiudica 28 milioni di finanziamento Cipe per riprogettare i quartieri popolari di Corvetto e Gorla

Vinto il bando regionale, Rabaiotti: “Zero consumo di suolo, sostenibilità e accessibilità universale: due interventi che propongono strategie diverse, ma entrambi innovano gli spazi e i modi dell’abitare a Milano”

Milano, 6 giugno 2020 - I quartieri popolari intesi come spazi urbani e sociali che possono  assumere un ruolo chiave nei processi di rigenerazione urbana. Muove da qui la riprogettazione di due aree di Milano, con l’obiettivo di integrare i servizi pubblici per la casa e il più ampio sistema di welfare territoriale. Si tratta del quartiere Corvetto, a sud-est tra lo scalo di Porta Romana e Rogoredo-Santa Giulia, dove sono già in atto e in programma grandi processi di trasformazione, e dell’area a nord della città in prossimità dello scalo Greco e del mercato di Gorla, ambiti entrambi dismessi già oggetto del concorso internazionale Reinventing Cities che prevede proprio progetti di rigenerazione ambientale e urbana nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza. 

Il fatto di essere quartieri già interessati da preesistenti piani di riqualificazione è stato uno degli elementi che ha indotto il Comune di Milano a sceglierli per elaborare due proposte progettuali e partecipare così alla manifestazione di interesse promossa alcuni mesi fa da Regione Lombardia, che ha chiamato Comuni e Aler a ripensare comparti di edilizia residenziale sociale mettendo a bando finanziamenti del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica. Al termine delle valutazioni di merito, cinque sono state le proposte ammesse al finanziamento: le prime due in graduatoria sono state quelle elaborate dal Comune di Milano, per le quali viene riconosciuto un totale di 28 milioni di euro (oltre 13,865 milioni di euro ciascuna). Il Comune parteciperà con un cofinanziamento massimo in conto capitale di 9,4 milioni per l’intervento relativo a Corvetto e di 7,5 milioni per quello di Gorla, che non graveranno sul bilancio di quest’anno. L’apertura dei cantieri è prevista nel corso del 2021. 

I due nuovi progetti completano e potenziano i piani di recupero delle rispettive aree, rimanendo quindi coerenti rispetto alle previsioni del Pgt senza richiedere alcuna variante, e sono entrambi a zero consumo di suolo. L’idea è quella di ridisegnare la “quota zero” della città, i piani terra, gli accessi ai complessi edilizi e agli edifici pubblici secondo i principi dell’Universal design, che prevede spazi utilizzabili da tutti. 

“Sono interventi che propongono strategie diverse - interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti - A Corvetto prevale la scala vasta, il tema delle connessioni e delle cuciture tra le case popolari e i servizi distribuiti nel quartiere. C’è la volontà forte di rendere lo spazio più attraversabile, permeabile, raggiungibile, a piedi e in sicurezza. Nel secondo progetto l’intervento interessa un ambito più limitato nelle dimensioni, più concentrato. Qui vorremmo sperimentare delle azioni che in città non si sono ancora viste: accompagnare il cambio alloggio e la mobilità consensuale nelle case popolari utilizzando la razionalizzazione nell’uso degli alloggi, spostando famiglie piccole che vivono in appartamenti grandi in case più piccole e viceversa. Altro nodo importante - prosegue Rabaiotti - è quello del parco di Villa Finzi, chiamato a diventare un ‘parco sociale’ tematico, uno spazio che può ospitare servizi per le persone più fragili, in particolare i disabili, invitando alla solidarietà e diventando un luogo che non tema di portare al centro quello che per molto tempo abbiamo tenuto ai margini”. 

Corvetto Universal City 
Tra i principi cardine l’accessibilità diffusa, da realizzare attraverso l’abbattimento di tutte le barriere per progettare ambienti inclusivi, sia all’interno degli stabili a favore dei cittadini con disabilità sia al loro esterno, in modo da generare facilità di scambio tra il quartiere e la città. Nel dettaglio, la proposta prevede la riqualificazione e parziale riprogettazione dei complessi Erp di viale Omero/via Augusto Osimo e di via Barzoni, con la ristrutturazione e l’adeguamento degli alloggi inutilizzati e di tutti gli spazi ai piani terra, oltre alla riqualificazione dell’area esterna di pertinenza. In viale Omero verrà attivata una portineria sociale a servizio della comunità di inquilini e dell’intero quartiere (già individuata nell’ambito del progetto Pon Metro Quartieri connessi), ed è prevista anche un’ulteriore articolazione del mix funzionale con la destinazione a case-atelier per artisti di due alloggi da riqualificare. Per via Barzoni, in aggiunta alla ristrutturazione degli edifici esistenti (60 unità immobiliari di due piani, chiamate infatti Casette Barzoni) sono previsti anche la realizzazione di uno spazio comune e un intervento di sopraelevazione con un incremento di almeno 30 alloggi rispetto agli esistenti con diverse tipologie di canone locativo, favorendo il mix sociale, l’integrazione tra servizi, residenza e funzioni compatibili. A completamento, nell’area circostante verranno attivati nuovi servizi nel centro civico di via Oglio e nel mercato comunale di piazza Ferrara. Il laboratorio di quartiere, già attivo, dovrà diventare un vero e proprio aggregatore territoriale dei servizi esistenti sul territorio, pubblici e privati. 

Sant’Erlembaldo-Villa Finzi Remix
L’area individuata è quella tra Gorla e Precotto nei pressi del parco di Villa Finzi, che si estende fino al complesso Erp di viale Monza 142. Quest’ultimo, insieme a quello di via Sant’Erlembaldo, verrà  interamente riqualificato in modo da aumentare l’efficientamento energetico e incrementare il numero di alloggi disponibili (almeno 20 in più in via sant’Erlembaldo rispetto ai 184 attuali, tutti di edilizia pubblica). I locali della portineria verranno riattivati grazie alle risorse di Pon Metro ed è prevista anche la riqualificazione dello spazio esterno di pertinenza, compresi i tre padiglioni adibiti a servizi (Teatro del Sole, Teatro Officina, Servizi Minori).

Il complesso in viale Monza 142, formato da tre corpi di fabbrica per 19 alloggi, unitamente alla struttura dell’ex mercato comunale di Gorla, sarà destinato a un progetto sperimentale di social housing in partenariato pubblico privato, con appartamenti in affitto a canone concordato o comunque calmierato. 

Molti gli interventi previsti nella zona circostante: il recupero della Casetta del custode, del piano interrato del padiglione Negri Pini nel parco di Villa Finzi; il potenziamento del sistema di accessi al complesso Erp di via Sant’ Erlembaldo e attraverso il parco, collegando quest’ultimo con la pista ciclabile lungo il Naviglio della Martesana, via Bechi e vie limitrofe; l’attivazione di nuovi servizi di accompagnamento e aggregazione sociale, soprattutto per le persone più vulnerabili, per la valorizzazione del parco; e, infine, la riprogettazione del mercato di via Gorla che, insieme a quelle commerciali, dovrà ospitare anche attività commerciali e sociali a favore di tutti gli abitanti del quartiere. 

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Aggiornato il: 06/06/2020