Palazzo Marino. Consegnati i premi di laurea in memoria di Giorgio Ambrosoli

Palazzo Marino. Consegnati i premi di laurea in memoria di Giorgio Ambrosoli

Milano, 18 febbraio 2020 – Sono stati consegnati, durante una cerimonia nella Sala dell’orologio di Palazzo Marino, i due premi di laurea in memoria dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, che ogni anno vengono assegnati a giovani laureati o ricercatori che abbiano approfondito il tema dell’etica applicata all’attività economica, attraverso una tesi di laurea magistrale o di dottorato.

I premi di quest’anno, del valore di oltre 5mila euro l’uno, sono stati assegnati a due tesi di laurea magistrale di studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Il primo è stato vinto da Gaia Donati per la tesi “La deriva populista”, con la seguente motivazione: “Trattasi di una tesi in Diritto penale che analizza i fenomeni del populismo legislativo e giudiziario. La candidata, in primo luogo, approfondisce gli aspetti terminologici in ordine ad una parola – populismo – adoperata in riferimento a manifestazioni assai diverse. E proprio analizzando tali manifestazioni (distribuite nei secoli), la candidata ne individua gli elementi comuni essenziali collocandoli poi nel rapporto con la democrazia rappresentativa. In secondo luogo, l’elaborato analizza le dinamiche che generano provvedimenti normativi di diritto penale in relazione non ad oggettive esigenze di prevenzione e repressione, ma a paure collettive promosse: in esse radica un fenomeno, comune oggi in Europa e oltreoceano, che porta ad un massiccio aumento delle incriminazioni e all’inasprimento del sistema sanzionatorio. Importanti, quindi, le analisi sul ruolo dei mass media e sulla strumentalizzazione delle prerogative della vittima, nonché l’approfondimento sul populismo giudiziario. La tesi merita di essere premiata per la centralità della problematica affrontata, l’identificazione degli aspetti patologici, l’ampio spettro culturale e valoriale del quale il lavoro è impregnato, la dimensione propositiva che conclude il lavoro”.

Il secondo premio di laurea è stato assegnato a Marco Manzetti per la tesi “Cause di non punibilità e tutela penale del capitale sociale”, con la seguente motivazione: “Trattasi di una tesi in Diritto penale commerciale che investiga il fenomeno della non punibilità dei reati economici, fenomeno non nuovo ma rifiorito in modo caotico nella legislazione penale del nostro Paese negli ultimi decenni. Il candidato esamina anzitutto le teorie generali del reato e le cause di non punibilità (o esenzione di pena); quindi si sofferma sulla non punibilità nel diritto penale d’impresa facendo riferimento alla responsabilità da reato degli enti, ai reati a tutela della veridicità delle informazioni societarie e ai reati tributari; da ultimo, sul solido fondamento dei due capitoli che precedono, entra nel merito delle cause di non punibilità nei reati che cagionano una lesione alla integrità del capitale sociale o delle riserve per legge non distribuibili (artt. 2627 e ss. cod. civ.). Il candidato indica come via di uscita dall’attuale situazione di caos legislativo quella di inserire la “non punibilità” in una disciplina generale di ampio respiro che: scoraggi condotte delittuose - tenda alla risocializzazione del colpevole (v. Costituzione, art. 27.3: “Le pene … devono tendere alla rieducazione del condannato”) - eviti che la non punibilità possa “essere letta come premio, privilegio o conseguenza della tardiva  osservanza della norma violata”. La tesi merita di essere premiata perché è compatta, costruita con rigore, chiara e convincente nel suo argomentare e nelle conclusioni a cui giunge”.

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Aggiornato il: 18/02/2020