Iscrizioni al Famedio. Discorso del Presidente del Consiglio Comunale

Iscrizioni al Famedio. Discorso del Presidente del Consiglio Comunale

Signor Sindaco, Signor Prefetto, care e cari Familiari presenti,

Milano oggi rende omaggio e onora alcuni dei suoi cittadini più illustri. Milanesi di nascita o di adozione che con il loro lavoro, il loro impegno nella società, il loro esempio hanno dato un contributo unico alla crescita civile, morale e materiale della nostra città.
Il Famedio è nato per questo: per custodire e trasmettere la memoria di una Milano che è ammirata e apprezzata nel mondo per la sua capacità di innovare, di creare bellezza, di esprimere impegno civile.
Ma la grandezza di una città non è anonima: essa nasce dal nome e dalla storia personale di chi l’ha costruita nei secoli ed è questo che rappresentano per Milano gli uomini e le donne ricordati nel Famedio.
I cittadini che da oggi verranno ricordati qui sono personalità che esprimono la città nel suo complesso, nelle sue tante e diverse sensibilità che negli anni ne hanno plasmato la storia e l’evoluzione. 
Tra loro molte sono le donne: è un riconoscimento del ruolo, troppo spesso taciuto in passato, della donna nella storia e nella vita della nostra comunità.
Si tratta di persone che hanno dedicato il meglio di sé al loro lavoro, alla scienza, all’arte, all’impegno politico o sociale; persone che hanno inseguito con tenacia un sogno o un’ideale e hanno fatto in modo che quella loro intuizione prendesse forma a vantaggio di tutti.

Nel Famedio noi onoriamo dei vivi: vivi perché amanti della vita, vivi in noi, in ciò che siamo divenuti grazie a loro. Vivi perché capaci di agire ancora oggi nella città, di ispirare ancora il nostro impegno, di commuoverci e indicarci nuovi obiettivi, nuovi traguardi.

L’emergenza sanitaria e sociale che stiamo vivendo rende ancora più significativo l’omaggio ai 10 uomini e alle 8 donne da oggi iscritti nel Famedio del Cimitero Monumentale. 
Per superare questa emergenza sanitaria e sociale abbiamo bisogno dell'unità e dell'energie migliori di Milano. L’esempio di concittadini così illustri ci dà forza in una crisi così severa. Un conforto che spero di trasmettere nelle poche, forzatamente troppo brevi, note biografiche dei milanesi e delle milanesi che oggi ricordiamo:

CLAUDIA ARTONI: Psicoterapeuta, autrice di numerosi volumi di psicologia infantile e di pubblicazioni scientifiche, giudice onorario del Tribunale dei Minorenni ha aiutato moltissimi giovani milanesi affetti da disagi psicologici e gravi disabilità comunicative a superare il trauma dell’abbandono. 

CINI BOERI: Architetta e designer, riconosciuta per il suo impegno civile, per essere stata staffetta partigiana e per il contributo dato per la ricostruzione della nostra città nei difficili anni che seguirono la Seconda Guerra Mondiale. È riuscita ad emergere come professionista in un mondo fino ad allora appannaggio solo degli uomini ricevendo riconoscimenti internazionali molto importanti. Con il suo ingegno e la sua creatività ha progettato oggetti di design, case unifamiliari, uffici, negozi e numerose altre creazioni dedicando grande attenzione allo studio della funzionalità dello spazio.

FRANCESCO SAVERIO BORRELLI: È entrato in magistratura all’età di soli 27 anni svolgendo quasi tutto il suo servizio da magistrato a Milano, fino a diventare Procuratore Generale presso la Corte d’Appello della nostra città. Per 11 anni ha guidato i pubblici ministeri milanesi coordinando il pool di Mani Pulite. Il suo lavoro ha dato risposte concrete al bisogno di legalità dei milanesi e degli italiani facendo di giustizia e legalità il faro della sua vita. Dismessa la toga nel 2002, ha potuto dedicarsi con impegno alla sua grande passione: la musica, diventando presidente del Conservatorio di Milano.

GIULIA MARIA CRESPI: Imprenditrice e protagonista della vita culturale e sociale della nostra città, con una fortissima sensibilità ambientale. Ha portato un contributo innovativo al Corriere della Sera. La ricordiamo soprattutto per essere stata la fondatrice e l’anima del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, che ha come fine la tutela e valorizzazione dei beni artistici e naturalistici, la sensibilizzazione delle persone al valore del patrimonio paesaggistico e monumentale e la mobilitazione della popolazione affinché si protegga il paesaggio a rischio.

PHILIPPE DAVERIO: Storico d’arte, saggista e divulgatore, docente universitario, specializzato in arte italiana del XX secolo, già assessore del Comune di Milano alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali negli anni ’90. La divulgazione dell'arte di Philippe Daverio ha impreziosito la vita di tanti nostri concittadini e milioni di italiani che lo hanno conosciuto attraverso i programmi televisivi da lui condotti, è riuscito ad avvicinarsi al pubblico senza mai abbassare il tono dei contenuti. 

FRANCESCA DENDENA: Presidente dell’Associazione Familiari delle Vittime della strage di Piazza Fontana, nella quale ha perso il padre Piero, ha lottato con determinazione per ottenere giustizia conducendo una lunga battaglia civile. Anche dopo la deludente conclusione della vicenda processuale ha continuato a diffondere, soprattutto tra le giovani generazioni, la memoria delle cause e delle responsabilità di quell’attentato, trasformando il dolore in impegno per la memoria.

GIULIO GIORELLO: Filosofo della scienza, docente universitario, è stato uno dei più vivaci animatori del dibattito filosofico italiano degli ultimi decenni. Ha indagato il tema della laicità, non solo nei contenuti ma anche come metodo, ha esplorato il rapporto tra la rivoluzione scientifica e quella politica, e le principali questioni epistemologiche contemporanee.


VITTORIO GREGOTTI: Urbanista, docente universitario e architetto. Il lavoro di Vittorio Gregotti, a partire dalle opere realizzate nella nostra città ha lasciato una impronta indelebile nella storia dell’architettura contemporanea, mostrando al mondo la capacità di Milano di creare arte innovativa legata alla cultura locale. 

GIOVANNI GREPPI: Dai palazzi di Cariplo e BPM agli edifici di via Statuto o piazza Piemonte, Giovanni Greppi ha abbellito Milano. Le sue opere più celebri sono i sacrari militari di Redipuglia e del Monte Grappa nei quali è riconoscibile il suo stile sintesi di essenzialità, funzionalità e razionalismo. È l’architetto che più ha contribuito al restauro del Famedio. 

EUGENIO MONTI COLLA: Erede della famosa tradizione marionettistica milanese e protagonista illustre del mondo dello spettacolo della nostra città, ha diffuso l’arte delle marionette in tutto il mondo, facendo sognare grandi e piccini. Il suo lavoro appassionato ha contribuito a consolidare una tradizione gloriosa che oggi è tenuta viva da nuove generazioni di marionettisti, ai quali egli stesso è riuscito a trasmettere un patrimonio fatto di perizia tecnica, di amore oltre alla passione per questa arte antica.

GIANNI MURA: Giornalista, storica firma di Repubblica, e scrittore, noto per la sua capacità di rendere le emozioni sportive ancora più avvincenti, è stata una delle firme più seguite dell’informazione italiana, dal calcio al ciclismo fino alle Olimpiadi, Gianni Mura ha scritto un romanzo sportivo colto, raffinato e popolare. 

GRAZIA NIDASIO: Fumettista e illustratrice tra le più note del panorama italiano. Grazia Nidasio ha portato il fumetto a nuove vette artistiche, con personaggi come Violante Rock, Valentina Mela Verde e la Stefi, rimasti nella memoria di diverse generazioni. Il suo lavoro ha contribuito all’affermazione del fumetto come forma di espressione artistica, affascinando e ispirando generazioni di lettori.

 MARIA PEREGO: Autrice televisiva e artista dell’animazione, al suo genio dobbiamo uno dei pupazzi più amati al mondo, Topo Gigio. Battezzato negli studi televisivi di Milano, e adorato da milioni di bambini. Grazie alla sua creatività e alla fama mondiale di Topo Gigio, Maria Perego ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, diffondendo nel mondo il ‘genio’ italiano più creativo e talentuoso. 

UMBERTO QUINTAVALLE: Brillante imprenditore, ha guidato una delle principali agenzie per il lavoro italiane, Quanta. Grazie alla sua passione per lo sport Milano si è affermata come la città più vincente dell’hockey in-line, con l’HC Milano Quanta. Milano è grata per aver dato occupazione a migliaia di persone e aver fornito un grande contributo allo sport cittadino. 

RICCARDO SARFATTI: Protagonista della vita accademica, economica e istituzionale di Milano e della nostra regione. È stato uno stimato docente di architettura al Politecnico, apprezzato consigliere della Regione Lombardia, innovativo imprenditore del design nel campo dell’illuminazione, portando avanti prima l’azienda di famiglia e poi fondando Luceplan, una delle aziende più innovative del design italiano, Riccardo Sarfatti può essere ricordato per l’instancabile impegno, la generosità e l’attenzione al bene comune.

GIORGIO SQUINZI E ADRIANA SPAZZOLI: Coppia nella vita e nel lavoro. Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli sono simboli della grande tradizione dell’impresa familiare di Milano.  Grazie al loro ingegno Mapei è una delle aziende leader nei prodotti chimici per l'edilizia a livello mondiale. La coppia è stata impegnata a sponsorizzare sia il ciclismo che il calcio italiano, riuscendo a portarli ad alti livelli, oltre a sostenere anche la cultura. Mapei difatti è, tra gli altri, socio fondatore della Scala.

FRANCA VALERI: È stata una delle figure più rappresentative del cinema, del teatro e della TV italiana del Novecento. Colta, appassionata di musica e opera lirica, è stata drammaturga, sceneggiatrice e la prima attrice-autrice italiana a scrivere i suoi testi. La sua arte ammirata a ogni latitudine ha riscattato l’Italia, che l’aveva costretta a nascondere le sue origini ebraiche per evitare le persecuzioni del nazifascismo.

Gli iscritti e le iscritte al Famedio rinnovano un messaggio potente. La forza di Milano sono i valori che i suoi cittadini realizzano nelle loro azioni. Nel 2020 la commissione per le Onoranze al Famedio ha riconosciuto all’unanimità questo messaggio, che vale per i milanesi di oggi e di domani. Apertura, accoglienza, impegno civico e sociale, libertà, operosità e spirito di iniziativa, innovazione e creatività, solidarietà e fratellanza hanno reso degni dell’onore eterno del Famedio i 18 nomi appena citati. 

Oggi più che mai questa cerimonia, questo luogo e questi nomi - vivi – rafforzano in tutti noi la consapevolezza di essere parte di un’unica comunità dove ciascuno lavora e si impegna per realizzare i propri sogni e le proprie ambizioni, contribuendo allo stesso tempo con la propria unicità al progresso e al bene comune.

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Aggiornato il: 02/11/2020