Consiglio comunale. Morosità pregressa nelle case popolari, approvata la riapertura dei termini per il piano di rientro

Consiglio comunale. Morosità pregressa nelle case popolari, approvata la riapertura dei termini per il piano di rientro

Milano, 27 luglio 2020 - Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza la delibera con cui vengono riaperti per un altro anno i termini per aderire al piano di rientro volontario dal debito rivolto agli inquilini delle case popolari del Comune gestite da MM. Dopo aver avuto il via libera dalla Giunta nel maggio scorso, con quest’ultimo passaggio la proposta viene definitivamente adottata dall’Amministrazione.

Il piano di recupero considera la morosità maturata dal 2003 fino al 31 dicembre 2016, oltre alla bollettazione chiamata “Straordinaria 2016” e relativa messa in mora, le cui scadenze di pagamento erano state differite al 2017, per un totale di circa 180 milioni di euro, e prevede la possibilità di dilazione dei pagamenti fino ad un massimo di 120 rate, ciascuna delle quali non può superare un ottavo del reddito mensile del nucleo in questione, come stabilito con la delibera consiliare dell’ottobre 2017.

I termini per l’adesione al piano, aperti nel maggio 2018 e la cui chiusura era già stata oggetto di proroga, si sono chiusi il 30 giugno 2019. Ora vengono riaperti per un altro anno, a partire dalla pubblicazione sul sito del Comune di uno specifico avviso per le nuove manifestazioni di interesse (pubblicazione che dovrà avvenire entro 45 giorni dall’approvazione della delibera).

La delibera modifica anche alcuni dettagli tecnici per ampliare la platea dei potenziali beneficiari. In particolare, non verrà più considerata come ostativa all’adesione la titolarità di quote parziali di immobili e verrà estesa la possibilità di accesso alla rateizzazione straordinaria a ulteriori categorie, prima non ammesse, come i titolari di contratti cessati o i loro eredi. Rimangono esclusi dalla procedura concordata di rientro dal debito gli occupanti abusivi, i decadenti per la perdita dei requisiti, oltre agli affittuari di immobili destinati ad usi diversi.

Nel corso del primo anno di apertura dei termini sono state raccolte oltre 8.600 manifestazioni di interesse da parte di inquilini morosi, per un ammontare complessivo del debito intercettato pari a circa 75 milioni di euro.

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Aggiornato il: 27/07/2020