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Milano, 27 gennaio 2022 - L'intervento della Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, in apertura dei lavori dell'Aula di Palazzo Marino.

Care consigliere e consiglieri, 
cittadine e cittadini, di solito quando ricordiamo qualcuno lo facciamo fermandoci per un minuto di silenzio.

Oggi, Giorno della Memoria, fossimo riuniti in presenza non vi chiederei un momento di raccoglimento ma di battere le mani, di fare rumore. Perché è questo il senso della memoria, quello di scuotere le coscienze, di dare una sveglia, di farci sbattere contro la realtà del passato ma anche del presente, proprio come capita con le Pietre di Inciampo, sulle quali ci si imbatte casualmente e grazie alle quali si scoprono storie spesso dimenticate.

Ieri a Milano abbiamo celebrato la posa di nuove Pietre e credo che di questo, e del lavoro che questa Amministrazione svolge sulla memoria, insieme a molte associazioni, dobbiamo essere tutti orgogliosi.

Oggi, Giorno della memoria, ricordiamo le vittime degli anni più bui di questo Paese. Lo facciamo ormai ad ottant’anni di distanza da quelle atrocità, cittadini di un'Europa che non è più quella delle leggi razziali, ma per noi che ci abitiamo è una culla che ci protegge e ci avvolge, spesso facendoci sonnecchiare e chiudere gli occhi di fronte alle atrocità che ancora si compiono nel mondo.

Credo che la memoria serva anche a questo: a rendere più forti le nostre coscienze e il senso di responsabilità di fronte a ciò che accade lontano da noi, di fronte alla disperazione di chi vive e soffre anni bui come quelli che la nostra cultura ha sofferto ottant’anni fa e che oggi cerca in noi un aiuto.

Grazie.