Ambiente. Comune rilancia bando per opere di efficientamento energetico negli stabili

Ambiente. Comune rilancia bando per opere di efficientamento energetico negli stabili

A Milano ancora 1.500 impianti a gasolio; maggiori incentivi per la loro sostituzione in vista del divieto totale nel 2023

Milano, 13 settembre 2020 – Il Comune di Milano ha deciso di rilanciare il bando BE2, riformulando i criteri di distribuzione delle risorse. I cittadini avranno quindi maggiori vantaggi per eseguire lavori di efficientamento energetico nelle proprie abitazioni e potranno chiedere contributi fino al 31 dicembre di quest’anno. I lavori dovranno iniziare non più tardi dell’autunno 2021.

I bandi BE1 e BE2, finanziati complessivamente per 23 milioni e 850.000 euro, hanno consentito in questi anni di erogare fondi ai privati per eseguire opere di impatto ambientale sul patrimonio edilizio privato (ed esempio, installazione di pannelli solari, tetti e pareti verdi, depavimentazioni di aree esterne, sostituzione dei vecchi impianti termici, isolamento termico etc.).

Per quanto riguarda il BE2 sono oltre 10 milioni e 200.000 euro le risorse già erogate o prenotate. Fondi che hanno consentito di eseguire o programmare circa 160 interventi.

Con la riformulazione del bando varata dalla Giunta e in pubblicazione nei prossimi giorni, si punterà a incentivare ancora di più l’esecuzione di queste opere, riformulando la distribuzione dei contributi e aumentando, in alcuni casi di più del doppio, per le tipologie più sostenibili, la compartecipazione del Comune al costo complessivo dell'intervento.  In particolare, verrà data maggiore rilevanza a interventi di sostituzione di impianti alimentati a combustibili fossili con impianti alimentati da risorse rinnovabili, teleriscaldamento efficiente e micro-cogenerazione. Ad oggi, in città, sono presenti ancora oltre 1.500 caldaie a gasolio: secondo le stime di Amat, per ogni impianto sostituito è possibile conseguire un risparmio annuo di CO2 pari a 7 tonnellate in meno con un impianto a gas, 10 tonnellate per il teleriscaldamento, 14 con un impianto a pompa di calore.

Complessivamente l’impatto sulla qualità dell’aria derivante dalla sostituzione di tutte le caldaie a gas e gasolio ancora presenti in città (in vista del divieto totale a partire dal 2023) consentirebbe una riduzione delle emissioni pari a circa 46.000 tonnellate di CO2.

Maggiori risorse verranno destinate anche agli interventi sull’involucro degli stabili, che nell’ultima edizione del bando hanno ricevuto un numero notevole di richieste da parte degli utenti; per queste opere verrà fissato un tetto massimo per ogni singola domanda, in modo da aumentare la platea dei beneficiari.

Sono tutti interventi che permettono di diminuire sensibilmente le emissioni e ridurre le spese di riscaldamento e raffrescamento, migliorando così la qualità dell'aria di Milano e facendo risparmiare le famiglie.

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Aggiornato il: 17/09/2020